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Ha utilizzato 1,2 milioni di franchi dall’azienda che presiedeva: condannato un 74enne

L’uomo ha effettuato 146 operazioni illecite tra bonifici e prelievi a favore di sé stesso e di terzi

Processo svoltosi con la formula del rito abbreviato
(Ti-Press)
4 giugno 2025
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Una lunga lista di prelevamenti e bonifici. Ben 146 episodi per un totale di 1,26 milioni di franchi. Una cifra considerevole, al centro del processo odierno svoltosi davanti alle Assise criminali di Lugano nei confronti di un 74enne del Luganese, accusato di aver sottratto tale somma a un’azienda del Sottoceneri – rappresentata in aula dall’avvocato Daniele Meier – nella quale ricopriva la carica di presidente del Consiglio di amministrazione.

La Corte, composta dalla presidente Monica Sartori-Lombardi e dai giudici a latere Emilie Mordasini e Claudio Colombi, ha condannato l’uomo a una pena di tre anni, di cui 30 mesi sospesi con la condizionale per due anni, per i reati di appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, falsità in documenti e infrazione alla Legge federale sull’Avs.

Come si legge nell’atto d’accusa firmato dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, il 74enne – dopo essere stato nominato presidente nel febbraio 2020 – ha iniziato a prelevare regolarmente denaro dall’azienda per finanziare progetti immobiliari personali, aiutare alcuni conoscenti o rimpinguare i propri conti bancari. Inoltre, è riuscito a ottenere un prestito bancario di 60mila franchi intestato all’azienda, ma utilizzato a fini privati. In aula, l’uomo – difeso dall’avvocato Samuele Scarpelli – ha dichiarato: «Sono cosciente di quanto ho commesso, ma mi sentivo libero di poterlo fare» e, pur avendo firmato l’atto d’accusa, ha voluto precisare che «non ho detto che questi reati siano veri, ma li ho accettati».