Luganese

Risparmi e costi del personale, a Lugano si interroga

Avanti con Ticino & Lavoro presenta una serie di domande al Municipio dopo l'annuncio del piano di risparmio di 10 milioni

Domande
(archivio Ti-Press)
16 giugno 2025
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Le politiche di risanamento devono essere guidate da una visione strategica di lungo periodo, che salvaguardi il capitale umano e assicuri un'amministrazione pubblica efficiente, motivata e sostenibile. Lo sostengono i consiglieri comunali del gruppo Avanti con Ticino & Lavoro di Lugano che hanno inoltrato un'interrogazione (primo firmatario Michele Codella) al Municipio. Quando si affronta il tema dei risparmi, “il dibattito tende a concentrarsi prevalentemente sulla riduzione del personale, spesso indicato come una delle principali voci di spesa, senza mai dare delle soluzioni – si legge nel testo –. Il nostro gruppo sostiene con convinzione la tutela dei posti di lavoro, riconoscendo il valore del personale quale risorsa fondamentale per il buon funzionamento della macchina comunale”.

Il Municipio di Lugano ha annunciato di aver elaborato un pacchetto di misure volto a raggiungere un obiettivo di risparmio strutturale pari a 10 milioni all’anno. Il piano, ricordano i consiglieri comunali, “si è concentrato in particolare sulla spesa corrente, sui contributi a enti terzi e sul contenimento del turnover del personale, senza ricorrere a licenziamenti”. Quanto elaborato è “la prima fase di un percorso di risanamento più ampio, da proseguire nei prossimi anni”.

Al Municipio viene chiesto quali analisi oggettive sono state condotte per valutare la dimensione e la distribuzione dell’organico comunale; se è stata svolta un'analisi dei costi del personale; quali sono i dati raccolti sulla fluttuazione del personale (turnover, mobilità interna, pensionamenti); se è stata presa in considerazione l’introduzione di un piano volontario di prepensionamenti, mirato e selettivo. Alla luce della limitata incisività strutturale del piano attuale, “non ritiene il Municipio opportuno rivalutare l’idea di una spending review esterna, affidata a un ente indipendente, con il coinvolgimento delle rappresentanze del personale?”. Da ultimo i consiglieri comunali vogliono sapere “come si concilia l’intenzione di ridurre progressivamente il personale con la pubblicazione, sul sito del Comune, di almeno 12 posizioni aperte”.