Luganese

Molino Nuovo ritrova la sua piazza con il ‘Sombrero’

Il Municipio di Lugano chiede un credito di 970mila franchi per la realizzazione del progetto di uso intermedio secondo i principi della città spugna

La planimetria del progetto di riqualifica
(Città di Lugano)
20 giugno 2025
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Gli abitanti di Molino Nuovo aspettano “da molto tempo” una riqualifica della piazza “necessaria per restituire decoro e fruibilità a uno spazio pubblico fondamentale per la popolazione del quartiere”. Questo momento è sempre più vicino: il Municipio di Lugano ha licenziato nei giorni scorsi un messaggio con la richiesta di un credito di 970mila franchi per la realizzazione del progetto di uso intermedio secondo i principi della città spugna. Parte integrante di questo progetto sarà la fontana disegnata dall'architetto Tita Carloni che il Cantone intende tutelare quale bene culturale di interesse cantonale, mentre tre dei quattro partecipanti ai mandati di studio paralleli (promossi nel 2021 per identificare un nuovo concetto urbanistico per la riqualifica del comparto) non l'avevano considerata. Le discussioni che sono seguite hanno portato la Divisione Spazi urbani a “elaborare un progetto intermedio (ossia tra l’attuale situazione di degrado e l’assetto definitivo futuro quando la pianificazione sarà definitiva e sarà stato ulteriormente deciso il progetto concreto che si andrà a realizzare) per dare uno spazio pubblico di qualità al quartiere senza ulteriori lunghe attese e – sottolinea il Municipio nel messaggio – senza precludere gli sviluppi futuri del comparto a lungo termine”. Il progetto ha ottenuto “riscontri molto positivi” dalla Commissione di quartiere.

Ecco come diventerà

La Città di Lugano non scenderà in campo da sola per questi lavori. L'intervento è infatti possibile grazie a una collaborazione virtuosa tra ente pubblico e La Mobiliare Assicurazioni (che parteciperà con un sostegno finanziario di 400mila franchi), attivamente impegnata a sostenere progetti di città spugna con l'obiettivo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, come la gestione sostenibile delle acque meteoriche, la promozione della biodiversità urbana e la riduzione delle isole di calore. Sono previste in particolare “la de-pavimentazione a favore di superfici permeabili, che miglioreranno il microclima e il suo bilancio idrico con il maggiore assorbimento dell’acqua piovana e l’attenuazione del calore; l’inserimento di un doppio filare alberato quale separazione dagli assi stradali, di altre alberature e di verde, promuovendo la biodiversità con specie autoctone; l’inserimento di fosse d'infiltrazione e superfici permeabili per limitare il ruscellamento e contenere gli effetti delle piogge intense, prevenendo così allagamenti e sovraccarichi delle canalizzazioni”. Il Municipio aggiunge che “i posteggi in superficie saranno mantenuti: l’asfalto sarà sostituito con una superficie permeabile. Anche l’ecopunto sarà mantenuto, così come gli stalli biciclette, moto e publibike, che saranno riordinati nel contesto del progetto”. Le attuali toilette pubbliche sotto la fontana saranno invece chiuse e sostituite con nuovi servizi al lato sud-est della piazza.

Parte integrante del progetto

Il ‘Sombrero’ di Tita Carloni diventerà, come detto, parte integrante del progetto città spugna. “Nella parte inferiore sarà ripristinato lo scorrimento dell’acqua, mentre nella parte superiore sarà inserita della vegetazione, rievocando il concetto iniziale proposto proprio dall’architetto Carloni e nel rispetto del manufatto”. Rimarrà inoltre “sostanzialmente leggibile anche il disegno architettonico del progetto originario della piazza. La fontana resta così un elemento centrale anche del progetto “città spugna”, contribuendo al miglioramento del microclima del luogo”. Il progetto “prevede la possibilità di avere un punto di acqua potabile, ripristinando la fontanella presente nel manufatto”. L'esecutivo cittadino precisa che si tratta di interventi che “non compromettono la fontana e le geometrie principali della piazza, progettate dall’architetto Tita Carloni, reinterpretando così in modo attuale e funzionale il comparto a beneficio della popolazione”. Ad accompagnare il progetto ci sarà infine un percorso didattico sia sui temi di città spugna sia sulla storia della piazza.

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