A sostenerlo è Nicola Pult, che in un’interrogazione chiede se sia stata valutata l’opzione di un ampliamento della struttura
“La mancanza di un consenso politico chiaro rischia di generare una situazione di stallo”. È quanto afferma Nicola Pult, insieme ai cofirmatari Céline Antonini, Lara Olgiati e Petra Schnellmann (tutti esponenti del Plr), in un’interrogazione con cui chiedono di rilanciare la discussione sul turismo congressuale a Lugano. Secondo i firmatari, il Palazzo dei Congressi meriterebbe maggiore attenzione e una rivalutazione strategica. “La discussione non dovrebbe ridursi a una contrapposizione ideologica, ma meriterebbe un approccio pragmatico e orientato ai reali bisogni della città”.
Nonostante “nei mesi scorsi la consultazione promossa dal Municipio sul progetto di un nuovo polo congressuale abbia incontrato un ampio fronte di scetticismo tra le forze politiche cittadine”, i liberali ritengono che il tema vada riaperto. Anche alla luce del “successo del recente convegno internazionale sui linfomi e del cinquantesimo anniversario del Palazzo dei Congressi”.
Per i promotori dell’interrogazione, è fondamentale distinguere tra attività fieristica e attività congressuale. La prima, osservano, richiede «spazi ampi, facilità logistica e accessibilità veicolare»; la seconda necessita invece di «infrastrutture moderne, accoglienti, tecnologicamente attrezzate e inserite in un contesto urbano di qualità». E proprio alla luce di queste considerazioni, i firmatari chiedono al Municipio se siano stati valutati “i costi comparativi tra la costruzione ex novo del polo congressuale e un ammodernamento, o ampliamento, dell’esistente palazzo dei congressi”.
Domandano inoltre se sia stata valutata “l’ipotesi di un ampliamento del Palazzo dei Congressi”. A tal proposito, viene proposta una possibile soluzione: un ampliamento verso il Parco Ciani, “valorizzandolo con un progetto architettonico di qualità”. Infine, i quattro liberali chiedono se il Municipio condivida l’idea di «differenziare la localizzazione delle fiere e dei congressi in aree distinte», eventualmente anche al di fuori del territorio cittadino, ma pur sempre nel Luganese.