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Rive lago pubbliche, il Ceresio resta ultimo in Svizzera

L’Associazione rive pubbliche della Svizzera italiana sottolinea la scelta di Caslano che migliorerà gli aspetti naturalistici in zona Meriggi

Una parte della riva del comune che verrà valorizzata
(Caslano)
28 luglio 2025
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Qualche piccolo passo avanti è stato compiuto, ma il Ceresio resta il lago con la quota minore di rive pubbliche a livello svizzero, con quasi 50% del litorale lacustre di proprietà privata. A Caslano, nell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha concesso un credito di 168mila franchi, che beneficerà di sussidi cantonali e federali, per elaborare il progetto definitivo di valorizzazione di circa 120 metri di costa in zona Meriggi. L’obiettivo del lavoro, che è stato commissionato alla Cds Ingegneri Sa, è quello di potenziare gli aspetti naturalistici del luogo, migliorandone la fruibilità pubblica.

L’esempio virtuoso

Un piccolo passo, dicevamo, di cui si è accorta anche l’Associazione rive pubbliche della Svizzera italiana (Rpsi) che ha sottolineato l’intervento con un’intervista al sindaco Emilio Taiana (pubblicata sul sito rivespubliques.ch/home-page-it-2)/. Un’intervista nella quale il sindaco ha annunciato altri interventi del genere lungo gli oltre 4 chilometri e mezzo di rive, di cui 4 già accessibili al pubblico. Dal canto suo, Daniele Polli, segretario di Rpsi, sottolinea che il Comune «rappresenta un’eccezione dei Comuni lacustri ticinesi. Quello di Caslano è un bel progetto e un buon esempio perché combina la riqualifica ecologica con l’accesso alla spiaggia per la cittadinanza». Sempre a Caslano da anni si cerca di recuperare le rive di Villa Bodmer. Tuttavia, ha spiegato il sindaco, la proprietà è privata e la competenza è cantonale. C’è una trattativa in corso, per un progetto di passeggiata pubblica, ma non è ancora stato deciso il tracciato. A livello cantonale, è la Scheda di coordinamento P7 del Piano direttore a evidenziare l’importanza di migliorare la fruizione pubblica delle rive lacustri, promuovendo la creazione di aree pubbliche e sviluppando passeggiate e sentieri lungo i laghi. Viene ritenuta fondamentale pure la presenza di canneti, considerati centrali per l’ecosistema lacustre, perché rappresentano spazi vitali per numerose specie faunistiche e concorrono alla stabilizzazione delle rive, contrastando l’erosione dei substrati generata dal moto ondoso e prevenendo consolidamenti onerosi e spesso deturpanti. Canneti la cui superficie nel Ceresio, negli ultimi vent’anni, è tuttavia diminuita di circa 2’000 metri quadrati (Paltrinieri & Pollini 2022), nonostante la realizzazione di vari progetti di valorizzazione delle rive lacustri promossa dal Dipartimento del territorio (Dt) ne abbia creati circa 1’000 m² di nuovi.

Magliaso spinge la passeggiata a lago

Anche a Magliaso, dove abitò il compianto ex deputato socialista in Gran Consiglio Bill Arigoni, che chiese e ottenne nel 2002 di allestire un piano d’intervento per il recupero delle rive entro dieci anni, non manca la sensibilità sul tema. Tra i progetti del Comune, come si legge in una risposta municipale a un atto parlamentare, c’è la passeggiata a lago tra Caslano e Agno, che venne inserita nel Piano regolatore (Pr) del 1985, con un vincolo per un percorso pedonale lungo parte della riva, in seguito realizzato in parte. Dopo alcune revisioni di Pr e aggiornamenti, nel 2010 il Consiglio comunale adottò il tracciato del sentiero lungo il percorso esistente tra il porto comunale e via Pastura, mentre in altre aree venne delineato preferibilmente nel demanio pubblico o, dove necessario, su terreni privati. Tuttavia, diversi proprietari contestarono il tracciato. In seguito a una sentenza del Tribunale amministrativo cantonale (Tram), Municipio e Cantone coinvolsero i privati, ai quali venne garantito un impatto proporzionato sulle proprietà, e optarono per un progetto di massima del tracciato, valorizzando la fruizione pubblica delle rive. Ora a che punto siamo? In merito alla variante di Pr relativa alla passeggiata a lago, il Dt a fine 2022 ha allestito un esame preliminare e in seguito alle osservazioni, del Dt e dei privati, gli atti sono stati aggiornati e il prossimo autunno il Pr sarà presentato al Consiglio comunale per l’approvazione. Una volta cresciuta in giudicato la pianificazione, il Comune disporrà della base legale e il Municipio potrà elaborare il progetto definitivo e realizzare la passeggiata a lago.

Nel golfo, è ‘praticamente impossibile’

Il tema non ha mancato di far discutere in città, non solo per il caso relativo alla passeggiata a lago di Villa Favorita, dove l’inserimento di una passeggiata a lago come votato dal Consiglio comunale si complica per via di una serie di vincoli federali di tutela del bene culturale che ‘pesano’ di più dell’accessibilità della riva. «Alcuni miglioramenti sono stati inclusi nell’ambito dell’approvazione del Piano direttore comunale (PdCom) – ci spiega Andrea Felicioni, direttore della Divisione pianificazione, ambiente e mobilità di Lugano –. Il prossimo passo è la richiesta di credito di 3,05 milioni di franchi per elaborare i Piani d’indirizzo delle revisioni dei Piani regolatori di Lugano in base al (PdCom). Il messaggio è pendente in commissione». In città si potrebbero forse liberare alcuni accessi pubblici a lago quando si concretizzerà la strategia consolidata nel Masterplan Lungolago e Centro in merito al riordino dei posti barca alla Lanchetta che verranno ridotti come in zona parco Rustica, al Belvedere e tramite l’ampliamento del porto della foce del Cassarate, dove invece verranno incrementati i posti. Tuttavia, precisa Karin Valenzano Rossi, titolare Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano, «il problema degli accessi al lago sono le distanze necessarie di 100 metri dalle rotte dei battelli richieste dal Cantone, quindi nel golfo è praticamente impossibile aprire al pubblico le rive».