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In centro città si è fatto rumore per Gaza

Ieri sera in piazza Riforma a Lugano si è fatto rumore per Gaza. A lanciare l’invito a cittadini e cittadine ticinesi, nel solco dell’appello internazionale ad agire subito promosso dalla giornalista palestinese Bisan Owda, è stato il Cusp – Coordinamento Unitario a Sostegno della Palestina. Ci si è ritrovati così a battere le pentole, mestoli in mano,“in segno di protesta contro la fame e la sete usate come armi di guerra”. Un ennesimo tentativo, anche a livello cantonale, per tenere desta l’attenzione sulla tragedia umanitaria che si sta consumando nella Striscia di Gaza.

“Centinaia di Ong, esperti di studi sul genocidio, governi, giornalisti e milioni di persone di tutto il mondo hanno condannato quello che sta avvenendo nella Striscia di Gaza sotto gli occhi del mondo intero: un genocidio perpetrato da Israele nei confronti dei e delle palestinesi”, si legge in una nota del Cusp. Il Coordinamento richiama le responsabilità “non solo degli Stati Uniti, ma anche della maggioranza degli Stati europei (Svizzera compresa)”, i quali “nonostante gli appelli alla pace e le belle parole, continuano ad armare Israele, rifiutandosi di mettere in atto azioni concrete come sanzioni o un embargo militare”. Le rivendicazioni, si ricorda, sono chiare: un cessate il fuoco immediato e permanente; il libero ingresso di aiuti umanitari; la fine dell’occupazione, il rispetto dell’autodeterminazione dei e delle palestinesi; sanzioni e un embargo militare nei confronti di Israele.