Luganese

Il Centro artistico Mat ha trovato casa, sempre a Lugano

La sede principale della scuola privata con oltre 700 studenti si sposterà da Pregassona a Molino Nuovo, per far spazio al parco fluviale sul Cassarate

La futura sede in via Brentani
(Mat)
27 agosto 2025
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Dopo quasi due decenni trascorsi nella sede di via Bozzoreda a Pregassona, il Centro Artistico Mat si prepara a voltare pagina. A luglio 2026, in coincidenza con il raggiungimento della ‘maggiore età’, la scuola fondata e diretta da Mirko D’Urso e Lucia Valentini D’Urso lascerà lo stabile che l’ha vista nascere per trasferirsi in via Brentani, a Molino Nuovo.

La nuova sede sarà più piccola, ma più moderna e funzionale – svelano in una nota –: quattro sale grandi per i corsi di danza, teatro e musical, otto aule dedicate alla sezione musica, una sala di registrazione e gli uffici amministrativi. Si tratta di un investimento rilevante per la scuola, considerando che la nuova pigione sarà raddoppiata rispetto a quella attuale.

Ricordiamo, la sede attuale del Mat è destinata a scomparire: il trasloco è diventato inevitabile dopo la disdetta del contratto di locazione, ricevuta nel giugno 2025. Il terreno sarà infatti espropriato per consentire l’avvio del progetto del parco fluviale di Cornaredo, che prevede una piazza pubblica, una pista ciclabile e vari interventi ambientali lungo il fiume Cassarate, per un investimento pubblico stimato attorno ai 9,8 milioni di franchi.

Tuttavia, l’ultimo anno scolastico a Pregassona rischia di essere compromesso. Se da un lato, come afferma D’Urso, “le autorità politiche comunali passate e attuali hanno sempre garantito alla direzione del Mat che mai avrebbero imposto un cambiamento di sede ad anno didattico in corso”, dall’altro c’è un nodo contrattuale da risolvere. L’attuale accordo tra il Mat e la proprietà prevede una durata del contratto da luglio 2024 a giugno 2025 con rinnovo tacito di un anno (quindi fino a giugno 2026) e con la eventuale disdetta che doveva essere inoltrata entro dicembre 2024. La disdetta è però giunta per il 30 giugno 2025 e questa sarà oggetto di confronto all’Ufficio di conciliazione di Lugano “per chiedere il rispetto del contratto in essere. La speranza della direzione – dichiara il D’Urso – è che tutti possano agire nell’interesse primario degli oltre 700 allievi, della quarantina di insegnanti e delle rispettive famiglie”.

Se ne discute dal 2018

I primi segnali di sfratto risalgono al 2018, quando il Mat aveva presentato al Comune e al Cantone una proposta alternativa al progetto del Nuovo Quartiere di Cornaredo, chiedendo di salvare lo stabile attuale. D’Urso aveva espresso fiducia nel sostegno delle autorità, ma annunciando che, in caso di diniego, si sarebbe potuto ricorrere a una petizione pubblica. Dopo il rifiuto, nel 2023 era stata lanciata una petizione popolare che aveva raccolto oltre 3mila firme in una sola settimana, chiedendo al Comune una soluzione per mantenere la scuola in zona. L’unica proposta ricevuta era stata il trasferimento nell’ex centro sociale del Maglio, un edificio da ristrutturare con costi definiti “inarrivabili” dalla scuola privata.