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Fiduciari arrestati, il Consiglio di vigilanza: ‘Seguiamo da vicino’

La decisione se espellere o meno la 48enne dall’albo verrà presa solo dopo l’eventuale condanna. Il 39enne invece non era iscritto

Lo stabile sede di diverse società controllate dai due arrestati
(Ti-Press)
28 agosto 2025
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Nessuna cancellazione dall’albo, almeno fino a un’eventuale condanna. L’arresto dei due responsabili di diverse società, perlopiù con sede a Paradiso ma non solo, sospettati di aver commesso ingenti reati finanziari, ha fatto rumore nel mondo dei fiduciari e dei gestori patrimoniali ticinesi. Per prima, l’Autorità di vigilanza cantonale sull’esercizio delle professioni di fiduciario. La 48enne è infatti regolarmente iscritta all’albo e per lei potrebbero esserci conseguenze a livello professionale. Verrà radiata?

«Siamo interessati e seguiamo da vicino la vicenda – premette il presidente del Consiglio di vigilanza Marco Bertoli –, ma non possiamo intervenire con una revoca dell’affiliazione prima di una condanna, perché vige la presunzione d’innocenza». Le cose cambierebbero invece a seguito di un giudizio, «indipendentemente dal reato, se vi è una condanna interveniamo». L’avvocato ci spiega infatti che tra i requisiti per svolgere la professione c’è anche un dovere di irreprensibilità e in seguito a una condanna, «questa viene meno». Il 39enne, da parte sua, non è iscritto all’albo.

Discorso ancor diverso per le varie società che fanno capo ai due, in coppia o singolarmente. Tra queste la Wip Finance Sa, nota per una compravendita non andata in porto con la ministra italiana Daniela Santanchè, che si occupa di gestione patrimoniale e che non è al centro dell’inchiesta coordinata dalla procuratrice Raffaella Rigamonti. Discorso diverso per un’altra fiduciaria che ad aprile ha spostato la sede legale da Paradiso a Zugo: mai affiliata all’Organismo di autodisciplina dei fiduciari del Canton Ticino, lo è stata probabilmente – per poter operare è indispensabile – a un altro organismo in Svizzera, ma allo stato attuale non figura nei registri della Finma. Verosimilmente, il condizionale è d’obbligo, la società è già stata espulsa.

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