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È morto Giampiero Cambrosio, politico e arbitro di basket

Classe 1939, è stato leghista della prima ora, presidente del Consiglio comunale di Viganello, dopo l'aggregazione, anche del Legislativo di Lugano

Nel 2015 Giampiero Cambrosio (a destra nell’immagine) lascio la presidenza a Peter Rossi
(Ti-Press)
2 settembre 2025
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È morto, dopo breve malattia, Giampiero Cambrosio, persona molto nota a Viganello e a Lugano. Classe 1939, Cambrosio era uno dei leghisti della prima ora, di quelli che hanno abbracciato e condiviso la nascita del movimento condotta da Giuliano Bignasca e Flavio Maspoli. Fu proprio la Lega dei ticinesi a spingerlo verso la politica. Venne eletto a Viganello e nel 1994 diventò presidente del Consiglio comunale di quello che dal 2004 è un quartiere di Lugano. Cambrosio era parecchio noto perché è stato appassionato e arbitro internazionale di basket ed era attivo nel comitato dei LuganoTigers come Arbitrage Manager. Venne eletto nel Consiglio comunale di Lugano nel 2013 e per quella legislatura breve (tre anni) fu decano del Legislativo cittadino e presidente nell’anno 2014–2015.

L’attuale capogruppo in Consiglio comunale Lukas Bernasconi lo ricorda con affetto, come persona e come leghista della prima ora sempre impegnato per la Cosa pubblica». Semplici e appassionate le sue parole quando passò il testimone della presidenza del Consiglio comunale a Peter Rossi. Anzitutto, ringraziò il Municipio. Come si legge dal verbale della seduta del maggio 2015, tratteggiò il suo anno di presidenza come «variegato e appagante, un anno di molteplici impegni istituzionali che il Municipio, sempre disponibile nei miei confronti, ha voluto affidarmi. Impegni che mi hanno portato a incontrare delegazioni straniere e a intervenire in ambito scolastico e a incontri di particolare fascino, come quello con l’Associazione dei Patriziati svizzeri e con i rappresentanti delle varie religioni. Il Consiglio comunale ha svolto una mole di lavoro in modo proficuo e, a parte qualche nota stonata, tutto è andato per il meglio. Il clou è stata la visita del Consiglio federale in corpore».