Lo scorso 7 settembre, la pulizia delle acque è stata anche un'occasione per determinare la presenza di un mollusco invasivo
Dalla tradizionale pulizia del lago, avvenuta nella mattinata di domenica 7 settembre, è emerso di tutto dalle acque vicino al Lido di Agno. “Oltre a quintali di spazzatura – molta della quale plastica – sono state trovate biciclette, Wc, occhialini e perfino una cassa di birra ancora piena di bottiglie integre”. Coordinati dall’Associazione fondali puliti del Ceresio, una ventina di subacquei e altrettanti apneisti, affiancati a terra da altri volontari, si sono adoperati per trasportare gli oggetti recuperati, raccolti e smaltiti.
Quest’anno l’evento è stato caratterizzato da novità. La prima legata al gruppo di intervento, composto da giovani ragazzi, guidati da un’istruttrice subacquea, che ha suscitato un certo entusiasmo. “Il loro contributo, oltre a rallegrare l’atmosfera, dà speranza per l’interesse che le problematiche ambientali stanno risvegliando nelle nuove generazioni, molto sensibili all’inquinamento e alle sue conseguenze sugli ecosistemi”. La seconda è più scientifica data la collaborazione con i laboratori della Supsi. Un’operazione di prelevamento di campioni di cozze dal fondale ha constatato la presenza di un mollusco invasivo, la cozza quagga. Ma “non è ancora stato recuperato”, anche se i “prelievi effettuati in loco potrebbero facilitare il ritrovamento di qualche esemplare”.