Il 23 settembre del 1995 si varava la pista del ghiaccio della Resega della Città di Lugano
La Cornèr Arena, già pista del ghiaccio della Resega, ha superato il traguardo dei trent'anni. Il 23 settembre del 1995 si varava, infatti, l'impianto sportivo della Città di Lugano e si apriva "una nuova fase per lo sport cittadino". La struttura, moderna, è diventata infatti un punto di riferimento per l’hockey su ghiaccio, il pattinaggio, gli eventi sportivi, culturali e ricreativi. Agli inizi ospitava fino a 8mila spettatori, e si era distinta per essere una delle realtà più all’avanguardia della Svizzera. Oggi, grazie agli interventi di ammodernamento promossi dall’Hockey Club Lugano, l’arena conta 6'733 posti, di cui 1’850 in piedi, in linea con gli impianti sportivi della regione
Tutto ha inizio, come ricorda la stessa Città, quando l’ingegnere Pino Pedrolini, con la consulenza degli ingegneri Beat Rüedi e Geo Mantegazza - considerato il padre dell’hockey moderno in Svizzera e la cui famiglia è legata alle sorti del glorioso club cittadino da quasi mezzo secolo -, realizza la pista artificiale scoperta della Resega. Vent’anni più tardi, nel 1977, l’impianto viene coperto e tra il 1986 e il 1991 diventa teatro dei primi quattro titoli nazionali dell’Hcl. Dal canto suo, la Città di Lugano ha sostenuto attivamente lo sviluppo dell’impianto con importanti investimenti.
Per Roberto Badaracco, a capo del Dicastero cultura, sport ed eventi, “la Cornèr Arena non è soltanto un’infrastruttura sportiva, ma un patrimonio della nostra città: un luogo di sport e socializzazione che in trent’anni è diventato un punto di riferimento per l’intera regione. Un risultato reso possibile anche dall’impegno costante della Divisione Sport nella gestione dell’infrastruttura, che consente di accogliere grandi eventi, sostenere le società sportive e offrire a giovani e scuole l’opportunità di avvicinarsi al ghiaccio. La Città è grata all’Hcl e a tutte le realtà che animano questa struttura, capace di unire generazioni e di offrire occasioni di incontro, passione e appartenenza”.