La Città annuncia la mostra di immagini scattate da Hermann Albrecht Insinger tra il 1892 e il 1901e la possibilità di visitare il Castello di Trevano

La Città annuncia l’inaugurazione della mostra aperta al pubblico, intitolata “Lugano Belle Époque. Lo sguardo inedito di H.A. Insinger”, che si terrà giovedì 4 dicembre alle 18 nella sala del Consiglio comunale a Palazzo civico. Alla mostra di un'ottantina di fotografie d’epoca sarà affiancata la possibilità di entrare virtualmente in alcuni spazi del Castello di Trevano grazie alla ricostruzione virtuale in 3D dell’edificio. L’allestimento, grazie alla collaborazione con lo Stadtarchiv di Bielefeld (Germania), dove sono conservati i negativi originali, è stato curato dalla Divisione cultura che, con l'intento di valorizzazione della storia di Lugano, propone un’esposizione fotografica dedicata alle immagini scattate dal turista olandese Hermann Albrecht Insinger tra il 1892 e il 1901. Le fotografie presentano uno sguardo inedito sulla Lugano della Belle Époque, che si discosta dall’immagine turistica veicolata dai fotografi locali e dalle ditte d’Oltralpe.
L’esposizione, scrive la Città in una nota, rappresenta la prima tappa del progetto Lugano Belle Époque, attraverso il quale la Divisione cultura intende approfondire un’epoca caratterizzata da una profonda trasformazione del tessuto urbano, che ha contribuito in modo decisivo a definire l’immagine moderna di Lugano. L’avvio dell’iniziativa coincide con il bicentenario della nascita di Paul Von Derwies (1826-1881), committente del celebre Castello di Trevano. Nato a San Pietroburgo da una famiglia tedesca di origine baltica, Von Derwies fu banchiere, uomo politico e mecenate, consigliere imperiale dello zar Alessandro II, magnate delle ferrovie e raffinato promotore culturale. Nel 2026 ricorreranno i 125 anni dalla riapertura del Castello e delle sue stagioni culturali sotto la guida del nuovo proprietario, il musicista e finanziere franco-americano Louis Lombard, e i 125 anni dall’ultimo soggiorno luganese di Hermann Albrecht Insinger, autore delle fotografie in mostra.
Una mostra che consentirà anche di “entrare” virtualmente negli spazi ormai scomparsi del Castello di Trevano. Il percorso narrativo è animato da un modello linguistico di intelligenza artificiale sviluppato da Roberto Gorini con Original Land Sa grazie alla preziosa collaborazione dello scrittore Dario Galimberti, che ha ideato il personaggio letterario Ezechiele Beretta, protagonista di “La ruggine del tempo”, romanzo ambientato proprio al Castello di Trevano, che funge da guida virtuale nell'esperienza immersiva. Alla Biblioteca cantonale di Bellinzona l’Ufficio dei beni culturali ha allestito la mostra storica Il “Tenimento” di Trevano, alla quale l’iniziativa luganese si riallaccia per fornire al visitatore un percorso di scoperta davvero unico.