laR+ Mendrisiotto

Case per anziani, Mendrisio mette in cantiere la Torriani 3

Il Municipio della Città si presenterà a breve con un messaggio in Consiglio comunale. Accantonati 47,3 milioni per una novantina di posti letto in più

Il comparto sarà ripensato
(Ti-Press/Elia Bianchi)
30 gennaio 2025
|

La voce occupa solo un paio di righe, giusto in fondo al Piano delle opere prioritarie (Pop) che tratteggia la progettualità di Mendrisio da qui al 2031 (e oltre). In realtà basta una occhiata alle cifre per capire che quello sarà un progetto di peso, persino il più importante del lungo elenco allegato all’ultimo Piano finanziario del Comune. La Città sta, infatti, per mettere in cantiere una nuova casa per anziani: la Torriani 3, nel Quartiere di Mendrisio. Operazione che nel precedente Pop non figurava. La futura struttura non solo rinsalderà e amplierà la rete di Ecam, l’Ente case anziani Mendrisiotto – una realtà oggi da 350 posti letto –, ma potrà rispondere ai bisogni della regione intera, rimasta ‘orfana’ di due delle iniziative già inserite nella Pianificazione integrata cantonale. Ovvero la realizzazione di un istituto a Vacallo –intenzione poi abbandonata – e la costruzione di una residenza a Melano, bocciata dalla popolazione di Val Mara.

Due scelte, queste ultime, che hanno costretto a togliere dalla programmazione generale 140 dei posti letto previsti. Gli stessi che, sommati all’ottantina garantita dalla nuova realtà di Coldrerio (aperta nel 2022) e ad altri interventi, negli intendimenti del Cantone avrebbero dovuto permettere di azzerare il fabbisogno del Mendrisiotto e Basso Ceresio entro il 2030. Come dire che di ragioni oggi per stringere i tempi al Municipio di Mendrisio davvero non ne mancano. E del resto è proprio ciò che intende fare. Consapevole che l’operazione comporterà un investimento globale di 47 milioni e 350mila franchi, per il quale si potrà contare su un contributo del Cantone di 30,7 milioni.

Una volontà dichiarata

Davanti alle esigenze, crescenti, manifestate da una popolazione che invecchia, la Città, non è rimasta, insomma, con le mani in mano. In effetti, trovare adesso una collocazione in una struttura della regione appare arduo, stando alla disponibilità dichiarata dai vari istituti sul portale di Adicasi, l’Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana. I posti letto liberi, infatti, sono quasi a zero. Non a caso Mendrisio meditava da un po’ sulla possibilità di aggiungere una terza casa al complesso della Fondazione Torriani; e ora la volontà è palese e concreta. Così si sono aperte le discussioni – l’ultimo incontro è stato organizzato lunedì per fare un po’ il punto della situazione –, coinvolgendo pure l’autorità cantonale, la quale ha già consegnato il suo benestare alla creazione di ulteriori 96 posti letto. Non solo, si è anche allestito uno studio di fattibilità.

Prima fase, il bando di concorso

«Come Muncipio – ci conferma lo stesso capodicastero Socialità e pari opportunità Daniele Caverzasio – entro la fine di marzo, quindi abbastanza a breve per i tempi politici, presenteremo il primo messaggio relativo al concorso di idee e al credito di progettazione della nuova struttura. E per Mendrisio sarà un messaggio importante quello che giungerà al Consiglio comunale. A quel punto si avvierà la procedura di prassi, che sfocerà poi in un secondo messaggio. Documento che introdurrà al credito di costruzione. In questo lasso di tempo, d’altro canto – ci fa sapere il municipale –, il Cantone assieme alla sua autorizzazione relativa ai posti letto ci ha dato un termine di due anni, referente la Città. E siamo in linea. Sui contenuti del bando, invece, è ancora prematuro esprimersi. Nell’ambito dello studio di fattibilità non mancano, comunque, i riferimenti oltre che alla casa anziani al posteggio-autosilo».

‘L’opera potrebbe interessare la regione’

In altre parole, l’Esecutivo sta già costruendo le fondamenta della Torriani 3. «Siamo di fronte, lo ribadisco – annota Caverzasio –, a un investimento di sicuro importante, soprattutto in un contesto, quello delle strutture medicalizzate per anziani, in cui sappiamo che diversi progetti sono saltati in questi ultimi anni, pensando al Mendrisiotto e al Basso Ceresio. Per noi, dunque, ora si trattava di imprimere una accelerazione a un’opera sulla quale stavamo già lavorando da qualche tempo e che può essere interessante per tutto il Mendrisiotto. E come detto – conferma il capodicastero – dovremo arrivare in tempi anche abbastanza brevi a presentare un messaggio su concorso e credito di progettazione al Consiglio comunale, che poi seguirà il suo iter. Allargando lo sguardo alla situazione della regione, la nostra riflessione ci ha portato ad andare nella direzione scelta, che ci permetterà di fare anche altre valutazioni. D’altra parte, il fatto che talune iniziative non siano partite potrebbe rappresentare un problema».

Santa Lucia, ‘in fase di riflessione’

Scorrendo il Piano delle opere prioritarie non manca neppure la nota sulla Casa per anziani Santa Lucia ad Arzo. La pianificazione cantonale, in effetti, faceva conto anche sul suo ampliamento entro il 2025 e su quei suoi 20 letti in più. Tant’è che nel dossier sono inserite due cifre: gli 8,2 milioni da destinare all’ampliamento della struttura e all’adeguamento degli spazi esistenti e i 900mila franchi da utilizzare per la ristrutturazione parziale delle camere. Del resto, negli anni scorsi il legislativo aveva già dato il via libera a 8 milioni e mezzo proprio per la sistemazione dell’istituto e la creazione di una nuova ala. Salvo poi tenere tutto in sospeso. «Al momento su quella parte siamo ancora in una fase di riflessione», spiega Caverzasio.

Le strategie di Ecam

Tutto dipenderà, dunque, dalla strategia che Ecam metterà in campo per l’avvenire. E anche qui si soppeseranno con attenzione le prossime mosse. Non per nulla nello stesso Pop si fa memoria dell’esistenza di un ‘Masterplan per i futuri bisogni della rete Ecam’. «In realtà – ci fa presente il capodicastero – i masterplan sono due. Il primo traduce, appunto, uno studio di fattibilità sul comparto Torriani, il secondo è relativo invece alle strutture che fanno riferimento all’Ente. Edifici che, diciamo, hanno una certa età: l’ultima casa costruita è la Torriani 2 – inaugurata nel 2000, ndr –. Questi strumenti ci hanno dato modo, dunque, di riflettere sull’intero settore, inclusa la ristrutturazione di alcuni immobili che, ricordiamolo, non sono di proprietà di Ecam. Infatti, il tema delle proprietà immobiliari è uno dei discorsi che dovrà essere affrontato nell’ambito dell’Ente».

La Città di Mendrisio, quindi, è ben determinata a portare avanti i suoi piani di azione. Anche a livello distrettuale, del resto, la tematica legata alle strutture per anziani è ben presente sui tavoli istituzionali.