Cade nel 2025, mercoledì 16 aprile, l’ottantesimo anniversario della rappresentazione sacra della ‘Passione di Cristo’
Era il 1945 quando un gruppo di ragazzi, guardando con ammirazione alle rappresentazioni pasquali di Mendrisio, decise di organizzare a Coldrerio, in zona Castello, uno dei momenti più sentiti da tutta la comunità cristiana nel mondo, ovvero la Passione di Cristo. Un piccolo e semplice evento che, a 80 anni da quel giorno, mantiene ancora oggi vivo e partecipe, nel Mercoledì Santo (meteo permettendo), l’interesse dei fedeli e del pubblico in generale.
L’iniziativa, infatti, negli anni, ha acquisito il carattere di una vera e propria rappresentazione sacra, fin dal 1965 quando sul poggio naturale del Ciossetto va in scena, per la prima volta, la Crocifissione, via via, fra il 1971 e il 1983, arricchita da dialoghi, in particolare grazie all’impegno dell’allora parroco don Pietro Bulloni che allarga gli scenari cogliendo dalle testimonianze evangeliche – come si legge nel sito lapassionedicoldrerio.ch – i momenti più espressivi della sofferenza e della morte del figlio di Dio quali il processo davanti a Ponzio Pilato, il rinnegamento di Pietro, il tradimento di Giuda, la convocazione davanti a Erode e la sua cattura.
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Gesù e i ladroni
Fino al 2004, anno in cui si aggiungono due nuove scene (il complotto al Sinedrio e l’arrivo all’orto del Getsemani). Sotto la regia di Mino Müller negli studi della Rsi, inoltre, si realizza una recitazione mimata con voci di professionisti alternate a interpretazioni spontanee: “Le nuove scene rendono più efficace e completa la rappresentazione dal profilo drammaturgico, mentre la nuova registrazione con i diversi momenti musicali, calibrati e inseriti nei vari quadri dal maestro Diego Fasolis, contribuisce a creare un’atmosfera magica e ricca di suggestioni”. Un anno dopo, nel 60° di fondazione, un film “La Passione di Cristo” attesta l’importanza della manifestazione, sovrapponendo alla nuova colonna sonora vecchie immagini e filmati d’archivio.
Un desiderio di rinnovamento che non si è mai fermato. Fra il 2006 e il 2012 la recitazione, sotto i preziosi suggerimenti di Federico Caprara, attore e regista, è stata ulteriormente perfezionata così da renderla più verosimile e carica di emozione. Da un paio d’anni peraltro è stata rintrodotta anche l’impiccagione di Giuda. Neppure la pandemia è riuscita a scalfirne la potenza espressiva tanto che, il 28 febbraio 2023, viene costituita l’associazione ‘La Passione di Cristo’ con l’obiettivo di “salvaguardare la sopravvivenza tramandando alle generazioni future la tradizione e provvedere alla conservazione e alla manutenzione dei costumi, degli accessori e dell’archivio storico”. Attuale presidente è Samuele Solcà, affiancato come vice da Lorenzo Solcà e come segretario da Carlo Bergomi. Completa il comitato organizzativo Franco Crivelli (cassiere) e i membri Amos Bernasconi, Giuseppe (Battista) Bettoni, Marco Genini, Morena Leventini, Giuseppe Solcà, Marilena Solcà, Raffaele Solcà, Vincenzo Solcà (uno dei primi fondatori) e Tatiana Solcà Audrino.
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Una scena della sfilata
Tredici persone alle quale si aggiungono altri volontari, per un totale di circa una quarantina, che offrono le loro competenze e il loro tempo affinché tutto si svolga nel migliore dei modi, spirito sacro compreso: «Guardiamo al futuro con ottimismo – ci dice Carlo Bergomi con uno slancio di invidiabile entusiasmo –. Lo percepiamo a cominciare dalle scuole dove vi è molto interesse e dove il reclutamento delle giovani comparse non è mai un problema. Anche nel corso delle prove, il lunedì e il martedì, non si sono mai presentati problemi e ha sempre funzionato tutto molto bene. Certo non è sempre facile, essendovi un ricambio di protagonisti, ma tutti dimostrano impegno e attaccamento, e tutti si immedesimano al meglio. Io stesso, dopo aver vestito i panni di svariati personaggi, mi trovo ora ‘in panchina’, pronto, nel momento del bisogno e conoscendo tutte le parti a memoria, a coprire eventuali malattie, infortuni o indisponibilità. Anche lo scorso anno, quando la manifestazione è stata annullata a causa del maltempo, ci siamo comunque ritrovati a dimostrazione di quanto tutti ci tengano parecchio! Anche coloro che già mesi prima esprimono interesse e desiderio di prendere libero dal lavoro per non mancare all’appuntamento».
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Un soldato romano
Quest’anno, per marcare ulteriormente l’avvicinarsi dell’evento, ci spiega il nostro interlocutore «abbiamo già montato e illuminato le tre croci vestite con drappi bianchi. Per la serata del mercoledì abbiamo ingaggiato, dalle 20.30 davanti alle scuole, la Musica Unione Novazzano che si esibirà prima della sfilata, prevista alle 21 con l’inconfondibile squillo di trombe dei soldati romani. Saranno poi affissi dei manifesti molto particolari e attendiamo l’arrivo dell’amministratore apostolico, che abbiamo invitato. In questi giorni è possibile inoltre ammirare in paese le prime vetrine ornate a festa e con elementi storici di questa nostra bellissima tradizione. I numerosi personaggi in costume scortati da giovani portatori di fiaccole partiranno dalla chiesa della Madonna verso la piazza, per poi dare vita, ancora una volta, da 80 anni a questa parte, sul palco naturale del Ciossetto a una rappresentazione scenica suggestiva e coinvolgente».
Del resto, nata nel 1945 per iniziativa di alcuni giovani di allora, come anticipato, la manifestazione in questi otto decenni – come si evince dal volantino di lancio – “ha visto la partecipazione di più generazioni, creando un legame particolare nella nostra comunità. Negli anni ‘La Passione’ ha riscosso ampi consensi di pubblico e con il suo teatro all’aperto si distingue come uno dei più riconosciuti e originali eventi pasquali. L’impegno degli organizzatori per mantenere viva questa tradizione è continuo e per la buona riuscita e la salvaguardia della manifestazione è fondamentale anche un vostro sostegno”, è l’invito a tutti.