Il Municipio della Città non intende vincolare i bandi di concorso al domicilio dei candidati
Quasi il 60 per cento dei 368 dipendenti della Città di Mendrisio oggi lavora e vive nel comune. A farsi delle domande sulla composizione dell'organico dell’amministrazione comunale erano stati, il gennaio scorso, i consiglieri comunali della Lista civica Tiziano Fontana e Antonia Bremer Bernasconi. Ed è proprio nel dar seguito ai loro interrogativi che il Municipio locale restituisce il quadro della situazione. Al momento, in effetti, gli impiegati con domicilio a Mendrisio rappresentano il 56,25 per cento e una massa salariale che supera i 16 milioni e 112mila franchi. Ciò a fronte di un 43,75 per cento - con una massa salariale di più di 13 milioni e 376mila franchi - che risiede al di fuori del perimetro cittadino. Mentre sono due i dipendenti, cittadini svizzeri, che hanno il loro domicilio all'estero. Volendo scendere nei dettagli, tra chi percepisce uno stipendio superiore ai 100mila franchi l'anno, quasi il 12 per cento dei collaboratori abita nel comune, poco più del 13 per cento no.
Fornite le cifre e Regolamento organico dei dipendenti alla mano, l'Esecutivo conferma di non ritenere "opportuno inserire in ogni bando di concorso il requisito preferenziale" sul domicilio. Vincolare la ricerca del personale a un criterio geografico, si ribadisce, potrebbe "limitare la partecipazione ai concorsi di figure con competenze specifiche richieste per determinate funzioni, agevolando l’assunzione di personale competente e in ottica di efficacia ed efficienza".
Del resto, assodato che essere domiciliati ora a Mendrisio non esclude un possibile cambio di residenza futuro, il Municipio, si rimarca, di regola dà la preferenza a candidati del posto. A essere favorita è altresì la mobilità interna del personale.