Proveniente dall'Italia, la donna era diretta nel Sopraceneri con 150 grammi di stupefacente. È stata espulsa per cinque anni dalla Svizzera
Dovevano essere consegnati ad Arbedo-Castione i quasi 150 grammi netti di cocaina (con un grado di purezza dell'82%) intercettati su un treno a Mendrisio il 6 marzo dell’anno scorso. La donna trovata in possesso dello stupefacente, una 21enne cittadina cubana residente in Spagna, è stata giudicata dalle Assise correzionali di Mendrisio che l’ha condannata a 15 mesi sospesi per un periodo di prova di due anni – questo l’accordo presentato in aula dal procuratore generale sostituto Moreno Capella e dall’avvocato Marilisa Scilanga – per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti ed entrata illegale. Scarcerata nell’aprile dell’anno scorso, la 21enne è stata dispensata dal dibattimento.
Come si legge nell’atto d’accusa approvato dal giudice Amos Pagnamenta, la donna ha raggiunto la Svizzera dall’Italia, arrivando dalla Spagna, per consegnare lo stupefacente. È stata controllata sul treno dai collaboratori dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini che hanno rinvenuto la droga nascosta nel suo zainetto. La Corte ha ordinato cinque anni di espulsione, senza iscrizione al sistema informativo di Schengen.