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Mendrisio lancia ‘mendreasy’: ‘Perché qui vivere e lavorare è facile’

La Città mette in campo la sua strategia di marketing territoriale per tornare a crescere nel numero di abitanti e attrarre imprese e investimenti

La Città si gioca le sue carte
(Ti-Press)
29 aprile 2025
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C’è il general manager che ha preferito Mendrisio come base operativa per la sua azienda: qui è più semplice comunicare, anche con le istituzioni, dice. C’è il consigliere diplomatico che dopo aver viaggiato per il mondo ha messo radici dove è nato. Poi c’è la ‘filandera’ della prima ora cresciuta in una metropoli (come Roma) che ha riscoperto il valore di vivere in una comunità a misura d'uomo. E c’è l'architetto che si è formato all'Accademia ed è voluto tornare sui suoi passi, perché in fondo il capoluogo è vicino ai grandi poli di interesse. Tutti loro (come altri) hanno già fatto la loro scelta. E oggi sorridono dalle foto pubblicate sulla nuova piattaforma digitale della Città, ‘testimonial’ della campagna di marketing territoriale messa in campo dal Comune. Mendrisio, insomma, strizza l'occhio ai potenziali futuri residenti e imprenditori che potrebbero prendere in considerazione di fermarsi qui. Così per convincerli della bontà di una tale opportunità si sfoggiano pregi e virtù, oltre che i numeri di questa realtà a sud del Ticino con 10 Quartieri, 16mila abitanti, 3mila imprese, 17mila posti di lavoro, 340 chilometri di sentieri e in pratica tutto a portata di mano. Ad attenderli un vero e proprio ‘kit di benvenuto’ che include altresì un ingresso omaggio alla piscina comunale, uno al Museo d'arte e una cartolina-invito per un caffè a LaFilanda.

Un sito e un kit di benvenuto

Oggi il ‘mercato’ è agguerrito e l'autorità locale sa di avere un buon ‘prodotto’ tra le mani da ‘vendere’. Si parla pur sempre del secondo polo economico del cantone. «Oggi Mendrisio – rivendica il sindaco Samuele Cavadini con un pizzico di orgoglio – ha qualcosa da dire e da raccontare». Di più, da queste parti, sottolinea, «è facile vivere, studiare, lavorare e insediare la propria attività». Detto, fatto: è venuto facile anche trovare uno slogan per fare pubblicità alla cittadina. E Mendrisio è diventata ‘mendreasy’ (da Mendrisio, appunto, e ‘easy’, semplice in inglese).

Un marchio che vale un messaggio chiaro, che accompagnerà durante la campagna, e che ambisce a divenire riconoscibile, ispirati dalla volontà di esprimere le peculiarità del Comune e il saper vivere della sua gente. Strumenti di comunicazione, un sito dedicato trilingue (mendreasy.ch), attivato giusto in queste ore e pronto a dialogare con famiglie e aziende; un opuscolo che verrà distribuito anche tra gli operatori economici presenti sul territorio; e un pieghevole che a colpo d'occhio restituisce tutte le informazioni utili ai neoarrivati.

Un piano d'azione chiaro

Mendrisio, quindi, prima si è guardata intorno, poi analizzata la situazione ha sfoderato la sua strategia, così come è nei buoni propositi messi nero su bianco da qui al 2035. Per attuarla ci è voluto un anno di lavoro. E a motivare il Municipio, compatto, ci sono, come fa capire il sindaco Cavadini, delle ottime ragioni. La Città, infatti, vuole uscire dalla stagnazione in cui si trova sul piano demografico e al contempo valorizzare uno stato di fatto che ben emerge dai dati statistici: in dieci anni (dal 2011 al 2022) aziende e posti di lavoro sono cresciuti in modo evidente – le prime del 31%, i secondi del 24% –, al di là della media cantonale. «Siamo un polo attrattivo – ribadisce il sindaco –, un luogo che merita di essere vissuto e abitato e che dà delle opportunità di lavoro. E questo ci ha convinto ad agire». Gli argomenti, come si è capito, non mancano: il Comune offre l'intero spettro formativo (dalla scuola dell'infanzia all'università); ha un territorio da vivere; e una proposta culturale di tutto rispetto.

L'Esecutivo non nasconde, quindi, di voler spostare il centro di gravità dell'interesse generale e di mutare, nel caso, anche la percezione che hanno le persone di Mendrisio. Quanto all'obiettivo finale non è unicamente quello di rafforzare le casse comunali grazie a più abitanti – venuti da fuori o con già «la Città nel cuore» – e più imprese fiscalmente appetibili, focus il terziario avanzato (senza perdere di vista un settore industriale comunque resiliente).

Un antidoto all'impoverimento socio-culturale

Il piano d'azione per fare centro, d'altro canto, è chiaro. «Ci siamo mossi su tre assi – spiega Cavadini –: innanzitutto, abbiamo cercato di semplificare i processi (come dire la burocrazia, ndr), grazie alla digitalizzazione in corso, e l’accessibilità al territorio; poi abbiamo cercato di fare squadra, collaborando con gli interlocutori istituzionali (come Ente regionale per lo sviluppo e Organizzazione turistica regionale, ndr), gli attori economici sul territorio e il mondo accademico; infine abbiamo delineato l'identità di Mendrisio, consapevoli di trovarci in una posizione strategicamente importante e di poter contare su condizioni quadro favorevoli (incluso un moltiplicatore ancora concorrenziale, ndr)».

Il processo ora è partito («di slancio», rimarca il sindaco) ed è appena all'inizio, proiettandosi però nel futuro, quali risultati ci si attende, pure sul piano quantitativo? «Volendo fare dei numeri abbiamo messo una media di 50 nuovi cittadini l'anno – ci risponde Cavadini –. Innanzitutto, comunque, dovremo capire questa strategia cosa ci porterà, dentro e fuori l'amministrazione. Ma ciò che più conta è rendersi conto che per una realtà come la nostra non crescere può comportare dei problemi di impoverimento socio-culturale oltre che di invecchiamento della popolazione. Ora sappiamo di avere spazio per fare dei passi avanti: ci sono appartamenti ancora liberi, infrastrutture, ad esempio scolastiche, che tengono. Un altro aspetto da approfondire saranno poi le ricadute dei nuovi accordi sui frontalieri: c’è chi ha già pensato a trasferirsi in Svizzera? Si vedono dei movimenti in tal senso. Senza trascurare la possibilità di riportare qui giovani che si sono formati Oltregottardo e di giocarci le nostre opportunità con le aziende interessate a insediarsi da noi».

‘Saremo proattivi’

In effetti, lanciata la campagna di marketing territoriale, il Comune, come fa notare il segretario comunale Massimo Demenga, ha deciso di continuare ad avere «un ruolo proattivo, per cercare di andare a intercettare i potenziali nuovi arrivi». E anche qui si è coinvolto chi già opera a Mendrisio con un confronto sulla strategia in campo; quindi prossimamente si promuoverà una informazione tramite i canali digitali e social; e ci si misurerà, come detto, con la realtà universitaria: «Negli intendimenti vi è la creazione di tavoli comuni di collaborazione per sviluppare nuovi progetti, come la possibilità di attrarre altre facoltà o promuovere lo spirito imprenditoriale degli studenti di Mendrisio. Siamo pronti ad accogliere richieste, curiosità, domande». La Città, insomma ha tutta l'intenzione di provarci.

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