Le Assise correzionali giudicano un 23enne del Mendrisiotto. Inflitta una pena di 18 mesi, di cui 12 sospesi
«Questa è l'ultima volta che le viene data fiducia». Il monito del giudice Amos Pagnamenta, presidente della Corte delle Assise correzionali, è stato rivolto a un 23enne del Mendrisiotto, con precedenti anche specifici, chiamato a rispondere dei reati principali di ripetuto danneggiamento e rapina. Il giudice ha approvato l'accordo presentato in aula dal procuratore pubblico Pablo Fäh e dall'avvocato Michele Sisini e condannato l'uomo a 18 mesi di detenzione, di cui 12 sospesi per un periodo di prova di tre anni. Inflitte anche una pena pecuniaria sospesa per impedimento di atti dell'autorità e una multa per le contravvenzioni.
I danneggiamenti risalgono al settembre 2023: in tre giorni l'imputato ha causato danni superiori ai 6mila franchi avendo incidenti con auto precedentemente sottratte e poi riportate dove erano state prese, imbrattando muri e danneggiando il tavolo di un esercizio pubblico. L'agosto scorso è arrivata anche una rapina, reato contestato nella sua qualifica giuridica, commessa con il fratello in casa di un conoscente dove si erano recati «per avere della cocaina». La Corte ha confermato il reato e la somma sottratta è stata di 50 franchi. Nella sua breve arringa, l'avvocato difensore ha evidenziato come «i fatti sono stati puntualmente ammessi e la collaborazione. Quelle del mio cliente sono state azioni scellerate da attribuire alla perdita del controllo per l'abuso di alcol». Già prima dell'arresto «il 23enne ha contattato Ingrado per chiedere aiuto e intende continuare a farsi seguire». La Corte ha quindi stabilito quale norma di condotta la presa a carico dell'imputato. «Colga l'occasione di seguire un percorso terapeutico e l'assistenza riabilitativa per evitare di commettere nuovi reati», ha concluso Pagnamenta.