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‘Progetto fondamentale per il trasporto di energia tra Luganese e Mendrisiotto’

In corso a Brusino Arsizio la sostituzione dei cavi lacustri posizionati nel 1985 e giunti a fine vita. Un lavoro portato avanti da Swissgrid e Ffs

Veduta sull’area interessata
(Ti-Press/Benedetto Galli)
3 giugno 2025
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Brusino Arsizio. Pochi metri prima della dogana. A spiccare sono una gru e una grossa bobina azzurra con un cavo avvolto di 2'400 metri pronto a essere tirato, grazie a un argano che si trova a Morcote, all'interno del portacavo e in seguito nel lago. È questo, in estrema sintesi, il lavoro che Swissgrid sta effettuando in questi giorni per sostituire i cavi lacustri tra Morcote e Brusino Arsizio. Quello iniziato a marzo è «un progetto fondamentale per preparare la rete elettrica di Swissgris e Ferrovie federali svizzere (Ffs) al futuro e al trasporto di energia tra Luganese e Mendrisiotto». Così Gabriele Crivelli, Communication Manager di Swissgrid, ha introdotto la visita al cantiere, allestito su uno spiazzo di una stazione di servizio. «In futuro il fabbisogno di energia elettrica aumenterà – ha aggiunto Crivelli –. In questo contesto è essenziale avere una rete moderna in grado di trasportare l'energia da fornire a economia e società». Per far fronte all'evoluzione della domanda e della produzione di energia elettrica, «Swissgrid ha elaborato diversi progetti di ampliamento della rete». Uno di questi riguarda appunto la sostituzione dei cavi posati in fondo al lago tra Brusino e Morcote» dove scorre una rete a 150 kV che fa da collegamento tra i due distretti del Sottoceneri.

Dalla montagna verso il lago

Per illustrare il lavoro in corso, Gabriele Crivelli e il capoprogetto generale Mauro Dolfini utilizzano un'immagine aerea dell'area interessata dal cantiere. «Dal portale di Brusino – illustrano – si vede bene la linea che dalla montagna scende verso il lago, da dove sparisce sottoterra per continuare sotto l'acqua. Questo indica le particolarità di questa linea, un unicum per Swissgrid, e le difficoltà che possono esserci nella sostituzione di cavi di questo tipo». La linea interessata è quella che da Manno si estende fino a Mendrisio.

Quarant'anni di vita

Nelle acque del Ceresio, fino a una profondità massima di 60 metri, scorrono due linee. La prima, oggetto della sostituzione, è stata posata nel 1985. Nel 2008 l'Azienda elettrica ticinese (Aet) ne ha posata una seconda per potenziare il trasporto. «Nel 2013 Swissgrid ha ripreso tutta la rete – sottolinea Dolfini – diventando responsabile dell'ammodernamento e della manutenzione della tratta». I cavi elettrici per il trasporto della corrente «hanno una durata di vita media di circa 40 anni: la linea posata nel 1985 è quindi giunta alla fine della propria vita e deve essere sostituita». Nel 2048 toccherà alla seconda linea essere sostituita. Il tracciato completo tra i due portali di Morcote e Brusino è lungo 2,8 chilometri. Di questi, 2,4 sono sotto il lago. Verranno sostituiti completamente i sei cavi di Swissgrid posati nel 1985 e i due cavi posati dalle ferrovie. Questi ultimi, ha confermato Thomas Scholler, capoprogetto Ffs energia, sono già stati sostituiti durante l'inverno e «in futuro sarà possibile aumentare la tensione». I cavi della ferrovia sono stati posati nei due tubi di riserva che erano presenti prima della sostituzione, mentre i cavi Swissgrid vengono sostituiti uno a uno e ricollocati nella loro posizione originale. Nei due tubi vuoti centrali verranno invece posati una fibra ottica e un cavo di terra. I tubi portacavo non sono invece stati sostituiti: riempiti d'acqua per farli restare sul fondo, hanno dimostrato di essere ancora impermeabili visto che l'acqua del lago non si è mescolata con quella del tubo. Il costo complessivo ammonta a 9,4 milioni, 6,8 saranno finanziati da Swissgrid e i restanti 2,6 milioni dalle Ffs.

Le prossime tappe

Il cantiere di Swissgrid è iniziato a marzo e terminerà, con la messa in servizio della linea, il 14 agosto. Oggi, martedì 3 giugno, è stato sostituito il quarto cavo. Domani e giovedì si procederà con gli ultimi due. Lo stesso esercizio verrà ripetuto per la fibra ottica. «Si passerà poi alla posa dei cavi nella tratta terrestre a Morcote – commenta ancora Dolfini –, alle giunzioni delle tratte terrestri con quelle a lago, ai lavori ai portali per collegare i nuovi cavi alla linea aerea, ai test e, infine, alla messa in servizio». Lavori, quelli descritti, «pianificati da molto tempo. La nostra centrale operativa ha garantito l'approvvigionamento elettrico per la regione». Gli utenti, insomma, non si accorgeranno di nulla. «Tenendo anche conto di lavori come questo – conclude Mauro Dolfini –, la rete è sempre in grado di far fronte a eventuali interruzioni su uno dei suoi elementi. Nel caso di questi lavori, la linea sulla quale stiamo intervenendo è costantemente fuori esercizio; quella del 2008 è la ridondanza nel lago e in caso di emergenze – per motivi di sicurezza durante il giorno è disinserita e viene riattivata alla sera – la possiamo riattivare nel giro di un'ora per servire dove c'è bisogno».