La Soleggiata si svolgerà dal 3 luglio nella zona di San Martino, a Mendrisio. Speranze ancora aperte per Càvea Festival e Cavaviva
Effetto sospensivo. Gli eventi estivi alle Cave di Arzo sono sospesi e lo saranno fino a quando il Consiglio di Stato non si esprimerà sul ricorso presentato da un privato. A rendere pubblico questo imprevisto blocco estivo è ‘La Soleggiata’, uno dei protagonisti insieme a Càvea festival e Cavaviva, dell'offerta dei mesi estivi nella suggestiva cornice della Montagna. «Lo abbiamo saputo due settimane fa e la prima reazione è stata un po‘ traumatica – commenta Nathan Bätscher, responsabile eventi Cave e La Soleggiata –. Una brutta sorpresa per noi organizzatori che abbiamo una perdita sia d'immagine che economica, ma anche per tutti coloro che contribuiscono alla riuscita della manifestazione: band, artisti, food truck, sponsor, fornitori e personale, composto da studenti che vengono pagati e che con questi soldi possono pagarsi studi o vacanze».
A sospendere la stagione è stato, come detto, il ricorso presentato da “una famiglia di Tremona” che si è rivolta al Consiglio di Stato per contestare “lo svolgimento di attività ed eventi all'interno delle cave e mettendo in discussione il rilascio dei relativi permessi da parte della Città di Mendrisio. È stato richiesto l’effetto sospensivo per tutte le attività in programma nel sito, inclusi gli eventi estivi de La Soleggiata”. Sospesione diventata effettiva dopo lo spettacolo itinerante ‘Corde’ che la Compagnia Onyrikon diretto dai registi Beatriz Navarro e Juri Cainero ha presentato lo scorso venerdì alle Cave. In calendario, fino al mese di ottobre, c'erano altre 17 giornate. Il Municipio di Mendrisio si è prontamente attivato per richiedere la revoca dell’effetto sospensivo. «Sappiamo che potrebbero volerci dei mesi e per questo ci siamo attivati per trovare un piano B, con un senso di responsabilità verso la nostra comunità e verso tutti coloro che credono in questo progetto – continua Bätscher –. Per quest'anno, in via eccezionale, La Soleggiata si sposterà nella zona di San Martino, a Mendrisio. Non saremo proprio dove si svolge la Fiera, ma spostati verso il posteggio delle piscine, dove ci sono anche delle piante e verrà allestito un villaggetto temporaneo pensato per ravvivare l'estate in città». La data del primo evento resta confermata per il 3 luglio. «Abbiamo due settimane di tempo e sarà una corsa – sottolinea il responsabile –. Se ad Arzo siamo ormai rodati, per questa nuova location ci aspettano diversi lavori da fare». In programma ci saranno 10 giornate e serate all’insegna della musica, della comunità e dello stare insieme, per continuare – anche in un contesto diverso – a offrire occasioni di incontro, cultura e convivialità.
Lo spostamento ha ricevuto il sostegno del Municipio di Mendrisio. «Attendere una risposta sull'effetto sospensivo del ricorso era troppo rischioso – commenta Paolo Danielli, capodicastero Cultura, eventi e sport della Città –. Abbiamo quindi anticipato i tempi e deciso di spostare La Soleggiata, la manifestazione che offre più eventi. Come Città speriamo che questo possa essere visto come un gesto degli organizzatori verso i ricorrenti e che la situazione si sblocchi senza troppi problemi anche in tempi celeri». La speranza è che «gli altri eventi possano svolgersi regolarmente nella cornice delle Cave». Negli anni scorsi l'autorità comunale ha già ricevuto qualche reclamo. Quest'anno è arrivato un ricorso che rischia di bloccare tutto. Gli eventi alle cave sono troppi? «Capisco possa esserci una sensibilità accresciuta, e non solo in questo contesto, da parte della popolazione rispetto agli eventi per questioni sia di orario che di quiete pubblica – premette Danielli –. Il Municipio ha ritenuto che la programmazione fosse equilibrata e rientrasse in un'ottica di legittimità e opportunità pensando anche ai limiti posti dal Cantone per quanto riguarda i grandi eventi». Le problematiche emerse in passato «sono state corrette». Tra queste il municipale cita i giorni della programmazione, che non include più la domenica «per lasciare giustamente questo giorno di riposo in più».
La Soleggiata è giunta alla sua sesta edizione. «Negli anni siamo diventati un appuntamento fisso del Mendisiotto che, nel mese di luglio, richiama in Montagna persone da tutto il Ticino – continua Nathan Bätscher –. Negli anni siamo riusciti a crescere grazie anche alla professionalità di tutti i ragazzi che ci lavorano e ci hanno permesso di diventare un progetto solido e importante per la regione». Le scorse edizioni hanno richiamato circa tremila persone alle cave (con una media di 250-300 a serata). «Anche l'economia della Montagna ne gioiva perché magari c'è chi prima cenava al grotto o chi sceglieva di dormire in tenda al camping».
Trovata una soluzione provvisoria per la Soleggiata, resta da capire cosa succederà per il Càvea Festival (che tornerà a fine agosto) e per gli appuntamenti culturali-artistici di Cavaviva. «Stiamo lavorando per fare in modo che queste attività possano svolgersi come da programma – conclude Nathan Bätscher –. Una strategia è stata proprio quella di spostare La Soleggiata in modo da lasciare pochi eventi. Abbiamo ancora un certo margine di tempo e siamo fiduciosi». Fiducia condivisa anche dal Municipio. «Con lo spostamento l'auspicio è che si possa ragionevolmente proseguire con il resto della programmazione alle cave – conclude Paolo Danielli –. Per l'anno prossimo valuteremo come rivedere ancora il concetto degli eventi alle cave, anche in accordo con il Cantone».