A Chiasso le due ruote uniscono le forze

La passione comune è quella per le due ruote d'epoca. Da qui la volontà di unire le forze e creare appuntamenti attorno alla mostra ‘Bicicletta e motocicletta tra grafica e design’ che sta richiamando al m.a.x. museo di Chiasso un folto numero di appassionati e che è stata prolungata fino al 5 ottobre. «È sempre un bel momento quando si presentano sinergie – commenta Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice degli spazi espositivi di Chiasso –. Le forze attive sul territorio ci hanno permesso di creare eventi identitari di alto livello strettamente connessi con l'esposizione, che diventa un momento di approfondimento». Il mondo delle due ruote, fa eco il sindaco e capodicastero Attività culturali Bruno Arrigoni, «negli ultimi anni è in ripresa anche dal lato degli eventi. Uno degli obiettivi del m.a.x museo è proprio quello di creare una rete sul territorio e la mostra attuale è molto interessante e adatta a qualsiasi pubblico». Nei prossimi mesi il calendario delle attività si arricchirà anche con eventi legati alla bicicletta.

Mostra anche a cielo aperto

Sabato 20 settembre il piazzale antistante lo Spazio Officina ospiterà un mini raduno. Alcune motociclette più iconiche, che il giorno successivo, parteciperanno all'undicesima Rievocazione storica Chiasso-Pedrinate, saranno esposte sotto la pensilina che delimita il piazzale antistante lo Spazio Officina. L'esposizione a cielo aperto sarà arricchita da altri modelli scelti dagli Amici moto d'epoca Ticino e dai coloratissimi mezzi messi a disposizione dal Vespa Club Mendrisiotto, l'ultimo arrivato sulla piazza visto che è stato fondato nel 2023. La mostra a cielo aperto potrà essere visitata dalle 10 alle 18. Mentre nell'atrio del m.a.x. museo è esposta la coppa Challenge donata dal Comune di Chiasso nel 1949 al vincitore e ora custodita dall'Auto Moto Club Generoso.

Un ritorno dopo otto decenni

Oltre alla giornata chiassese, la sinergia interessa anche Campione d'Italia dove, dal 4 al 7 settembre, dopo 80 anni rivivrà il Circuito di Campione d'Italia che si corse nel 1937 e nel 1946 e vide sfrecciare su quello che era stato definito ‘il circuito più piccolo del mondo’ campioni quali Tazio Nuvolari, Franco Cortese, Giovanni Lurani Cernuschi e Carlo Felice Trossi. La gara, non competitiva, si svilupperà lungo un circuito di 1’300 metri con la formula del concorso di eleganza dinamico con prove di funzionamento e vedrà la partecipazione di 100 vetture degli anni 20, moto, kart e imbarcazioni. Da subito nell'atrio del m.a.x. museo è esposta una motocicletta Terrot del 1928 prestata da un collezionista legato al Circuito.