Dal Plr sottocenerino si rilancia l’appello a fare squadra a favore di un’autostrada in galleria fra Bissone e Chiasso, a vantaggio della qualità di vita
Nel Plr sottocenerino si continua a crederci con convinzione. E si continua a raccogliere le firme – nel segno di ‘Sopra la vita, sotto l’autostrada’ – confidando di avere un supporto corale quanto trasversale alla proposta di coprire l’autostrada fra Bissone e Chiasso. L'appello, quindi, è: "Superiamo assieme gli scetticismi". Soprattutto ora che, giusto a inizio settimana, è stata depositata davanti al Consiglio di Stato una mozione interpartitica che va proprio nella stessa direzione. A sottoscriverla sono i responsabili dei quattro partiti di governo, ovvero Alessandro Speziali (Plr), Fiorenzo Dadò (Centro), Laura Riget (Ps) e Alessandro Mazzoleni (Lega). È in questo solco che Giovanni Poloni, vicepresidente Plrt e presidente della sezione di Mendrisio, e Christian Fini, alla testa di Lea (Libertà - Energia - Ambiente)-Plrt, hanno ribadito in una presa di posizione che il partito è "pronto a collaborare con tutte le forze politiche, associazioni e cittadini che credono in un Mendrisiotto e più in generale in un Ticino più vivibile, più sano e moderno". Perché, ribadiscono, "di fronte a questi progetti serve unità, coraggio e responsabilità e non frammentazione".
E l'apertura a fare rete da parte delle diverse forze politiche, pur con le singole sensibilità, nella regione c'è, come riferito da queste colonne a inizio giugno. In effetti, ribadiscono a una voce Poloni e Fini, "non si tratta di un progetto isolato né di una battaglia di bandiera. Si tratta di una visione per il futuro del nostro territorio". Una prospettiva, ricordano, che si è già concretizzata altrove in Svizzera, come nel Canton Giura, "dove interventi analoghi hanno migliorato significativamente la qualità di vita e la coesione urbana". Nel caso del Mendrisiotto e Basso Ceresio occorre, si rilancia, "affrontare con determinazione e lungimiranza le gravi criticità ambientali, sanitarie e urbanistiche", assai penalizzanti.
Per essere chiari, rimarcano Poloni e Fini, sollecitare la copertura o l'interramento dell'A2 su talune tratte va di pari passo alla necessità di non aumentare le capacità dell'arteria autostradale; prendendo così le distanze dal progetto PoLuMe, siglato a Ustra, l'Ufficio federale delle strade, che mira a potenziare l'infrastruttura fra Lugano e Mendrisio. L'obiettivo, si sottolinea, è quello di "ridurre l’impatto del traffico sulla salute pubblica, favorendo nel contempo una riconnessione urbanistica e ambientale".
Ne consegue che, in parallelo alla copertura, bisogna, si conferma, promuovere e rafforzare il trasporto pubblico e la mobilità condivisa. Come dire che servono "politiche coraggiose di riequilibrio". Nel pacchetto, fanno sapere i due dirigenti Plr, trova posto pure la proposta avanzata dal deputato Simone Gianini (Plr) di ritoccare vero l'alto il pedaggio autostradale per i veicoli stranieri in transito da nord a sud, quale "contributo equo ai costi infrastrutturali e ambientali che oggi gravano unicamente sulla popolazione residente".