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‘Oggi l'aggregazione non ha grandi possibilità’

Il consigliere nazionale Giorgio Fonio su Basso Mendrisiotto e finanze a Chiasso. ‘I partiti devono fare quadrato’

Giorgio Fonio (Centro)
(Keystone)
29 luglio 2025
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«L’aggregazione? Deve arrivare dal basso e non deve essere imposta». C’è anche il consigliere nazionale, nonché consigliere comunale di Chiasso, Giorgio Fonio tra le voci favorevoli al posticipo della votazione consultiva, prevista per l’autunno 2026, dell’aggregazione del Basso Mendrisiotto. L’auspicio formulato dal consigliere comunale Marco Ferrazzini ha aperto la discussione e ha già trovato il favore del coordinatore della commissione di studio, e sindaco di Vacallo, Marco Rizza. «Credo sia una proposta ragionevole che merita di essere approfondita – sottolinea Fonio –. Lo abbiamo già visto in passato: intestardirsi e forzare la mano, soprattutto in un momento come questo e pensando soprattutto alle finanze, potrebbe generare opposizione e criticità». Serve quindi «il tempo necessario: se ci sono realtà non a favore, queste devono poter esprime liberamente la propria posizione senza condizionamenti per creare un dibattito utile e costruttivo. Mentre coloro che vogliono discuterne devono poterlo fare e arrivare in un contesto sano... Secondo me se si andasse a votare oggi, l’aggregazione non avrebbe grandi possibilità».

‘Bisognerebbe creare un patto di paese’

La situazione finanziaria di Chiasso è, del resto, uno dei temi che potrebbe spingere i comuni vicini a esprimersi negativamente. «C’è una certa presa di coscienza e mi permetto di fare un complimento alla commissione della Gestione e al nuovo capodicastero Finanze che stanno lavorando molto bene – aggiunge Giorgio Fonio –. Ma la situazione è molto critica e credo sia necessario che i partiti facciano quadrato e trovino delle soluzioni per la Chiasso del futuro, aggregazione o non aggregazione, perché dobbiamo pensare a come sarà la nostra cittadina nel 2040-2050». Per il consigliere nazionale «bisognerebbe quasi creare una sorta di patto di paese affinché le persone che hanno a cuore Chiasso si guardino negli occhi e decidano quale direzione prendere». Come? «Non escluderei la creazione di un gruppo di lavoro esterno al Consiglio comunale che riunisca allo stesso tavolo i rappresentanti dei partiti e tutte le persone che hanno a cuore questa città, pensando per esempio al grande lavoro dei capiservizio all’interno dell’amministrazione». Perché, sottolinea ancora Fonio, «se non si riesce a raddrizzare la barca, tra qualche anno ne pagheremo le conseguenze: tutti hanno a cuore i servizi offerti e la qualità di vita di Chiasso, una bella realtà dove sono felice di far crescere i miei figli, però è evidente che se vogliamo continuare a mettere a disposizione quello che stiamo offrendo oggi, qualcosa dovrà cambiare» perché «ogni volta che il Municipio propone delle misure, queste arrivano davanti al Consiglio comunale o magari anche davanti al popolo, come successo in passato, e vengono contestate. Pensiamo all’area di svago del Gleis4: non possiamo ignorare che dopo anni di lavoro il progetto è oggi accantonato per problemi finanziari. Questo vuol dire che siamo una città che sta facendo fatica a progettare il futuro». L’idea è quindi quella di «un’alleanza e una convergenza molto grandi» che guardino «al Mendrisiotto perché una regione come la nostra va sostenuta e merita molto di più per quello che offre».

‘A Berna c’è attenzione per il Ticino’

Un sostegno che arriva anche da Berna? «A Berna c’è attenzione per il Ticino – risponde il consigliere nazionale –. Se pensiamo al Mendrisiotto, i temi che mi hanno visto in prima linea e che, essendo di Chiasso, mi hanno permesso di portare una sensibilità diversa anche all’interno del mio gruppo, sono la migrazione e i collegamenti ferroviari». Il primo Fonio lo ha vissuto come membro della commissione delle Istituzioni politiche e ha interessato, tra gli altri, la modifica della Legge sull’asilo e il perimetro entro il quale poter intervenire nei confronti dei richiedenti l’asilo che disturbano la quiete pubblica. «Il cambiamento di legge ha per esempio stabilito l’allargamento di questo perimetro fino a Chiasso, e non solo nelle zone adiacenti Pasture». Dal cambio orario di dicembre, gli InterCity torneranno a Chiasso a cadenza oraria. «Avremmo ovviamente voluto il collegamento di tutti i treni – ammette il nostro interlocutore –. Ma se è vero che ogni tanto bisogna battere i pugni, è altrettanto vero che quando si vuole qualcosa, lo si può ottenere dialogando con i funzionare e i consiglieri federali». Il ritorno dei collegamenti veloci a sud del ponte diga di Melide è arrivato grazie «all’ottimo lavoro di tutta la deputazione ticinese e dei funzionari del Cantone: quando abbiamo percepito che la situazione rischiava di portare a zero collegamenti, con Piero Marchesi abbiamo incontrato il Segretario generale del Datec, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, per spiegargli l’importanza di questi collegamenti». La soluzione arrivata «inverte quello che stava capitando negli ultimi anni, quando abbiamo vissuto solo riduzioni, tagli e cancellazione di collegamenti». Il lavoro della deputazione ticinese, «con la quale si lavora davvero molto bene», non passa quindi sotto traccia. «Possono esserci delle proposte dove si fa fatica a trovare delle maggioranze, ma anche in questo senso la presenza regionale è fondamentale – illustra Fonio –. Ho per esempio presentato in commissione una proposta identica a quella esposta da un collega nella commissione sorella al Consiglio degli Stati che chiedeva il potenziamento dei controlli alle frontiere, anche in merito all’immigrazione illegale, e ha trovato la maggioranza nel plenum».

Municipio? ‘Interessante, ma...’

Torniamo per concludere a Chiasso. La nascita del Comune aggregato potrebbe portarla verso una candidatura per il Municipio? «Con o senza aggregazione, un contesto di esecutivo potrebbe essere interessante – conclude Giorgio Fonio –. Devo però ammettere che l’attività di parlamentare a Berna mi piace ed entusiasma, per cui la possibilità è a oggi remota. Se penso al mio partito, di nomi interessanti non ne mancherebbero». Ci sarà tempo per parlarne.

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