A sollecitare la Città di Mendrisio sul tema una interpellanza firmata dal Plr: ‘Ci sono progetti futuri?’
Il clima sta cambiando. Il caldo si fa opprimente. E capita che le riserve idriche locali scarseggino. E allora perché non recuperare l'acqua piovana? Se lo sono chiesto i consiglieri comunali del Plr di Mendrisio Marco Tela e Valeria Tela-Veri, il quale ha deciso di sottoporre l'idea alla Città. Mutuando una proposta tradotta di recente in mozione dal consigliere nazionale Benjamin Roduit, Tela attira l'attenzione sull'"importanza cruciale della gestione sostenibile delle risorse idriche in un contesto di cambiamenti climatici e crescente scarsità d'acqua".
In effetti, "il recupero delle acque piovane – sottolinea in una interpellanza – rappresenta una strategia fondamentale per ridurre la pressione sulle risorse idriche potabili, migliorare la resilienza urbana e promuovere pratiche di sostenibilità ambientale, già oggetto di attenzione a livello federale e cantonale". Al momento, chiedono i due consiglieri, "esistono progetti futuri per migliorare l'infrastruttura esistente e incentivare l'uso delle acque piovane, oltre all’ordinanza municipale concernente l’incentivo alla realizzazione di nuovi sistemi di recupero dell’acqua piovana?".
Di conseguenza, l'Esecutivo come intende "sensibilizzare la popolazione sull'importanza del recupero delle acque piovane?". Ed "esistono collaborazioni con altre città o enti per condividere buone pratiche e tecnologie innovative nel campo del recupero delle acque piovane?".
Inoltre, si domanda, "come viene monitorata l'efficacia delle misure attualmente in atto per il recupero delle acque piovane?" E quali sono "i principali ostacoli che il Comune di Mendrisio sta affrontando nell'implementazione di un sistema efficiente di recupero?"; e in che modo ci si propone di coinvolgere le scuole e le istituzioni educative nella promozione della cultura del recupero delle acque piovane?".