La procedura, si motiva, risulta essere ‘performante’. A sollevare la tematica era stata una interrogazione di Udc-Udf
La Città di Mendrisio non cambierà la sua politica relativa alla gestione dei mandati. Ora come ora non è considerato, infatti, né necessario, né opportuno. Insomma, al momento non c'è nessuna intenzione di assumere altri professionisti nell'ambito del settore edile pubblico, così come degli spazi e delle infrastrutture, per ridurre gli incarichi esterni. Il Municipio non ha raccolto, quindi, il suggerimento del gruppo Udc-Udf, orientato a chiedere di cercare un nuovo equilibro in questo ambito. Nell'ultimo decennio, si spiega, l'Esecutivo ha già sperimentato quanto proposto nell'atto parlamentare, primo firmatario Roberto Pellegrini.
Sta di fatto, si chiarisce, che occorre muoversi con ponderazione, "in base ai bisogni, alle esigenze e ai carichi di lavoro dei servizi interessati", e nel rispetto della Legge sulle commesse pubbliche. Non solo, l'autorità cittadina "ritiene opportuno che i propri servizi svolgano il ruolo di committente e, limitatamente, di studi di progettazione d'architettura e d'ingegneria, conservando così una maggiore flessibilità sugli investimenti proposti". Serve, quindi, mantenere "un equilibrio fra risorse interne e risorse esterne", tenendo un occhio sul budget.
Alla luce dell'esperienza, quindi, "il modus operandi in vigore, condiviso dall'Esecutivo, risulta performante, sia in funzione al sostegno economico garantito ai vari professionisti privati presenti nella regione, come pure al ruolo assunto dai rispettivi servizi tecnici comunali". Quanto basta per dire che, per adesso, non si intende mettere a confronto esternalizzazione e internalizzazione, anche perché, si annota, è di difficile attuazione vista la casistica diversificata.
E per quanto riguarda i mandati diretti?, aveva chiesto il gruppo Udc-Udf. Questo incarico, affidati per forniture, prestazioni di servizio, od opere di carattere artigianale o edile, "presuppone che l'offerente interpellato rispetti insindacabilmente i criteri di idoneità prescritti dalla Legge cantonale sulle commesse pubbliche, rispettivamente disponga della necessaria esperienza nel ramo di competenza". Non solo, "nell'assegnazione dei mandati diretti si considera anche una rotazione equa fra i vari professionisti presenti nella regione del Mendrisiotto". Quanto alla richiesta "sistematica di più offerte per ogni tipo di commessa a incarico diretto non è una regola e spetta al singolo dicastero, attraverso i propri servizi, valutare se sia opportuno" sollecitare più proposte.