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Tratteggiato un Piano d'azione per la Chiasso del futuro

Riunito in seduta ‘extra muros’, il Municipio cittadino ha fatto il punto sulla pianificazione del territorio e le finanze

In trasferta per un giorno alla Rovagina
(Ti-Press)
2 settembre 2025
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C‘è voluta la serenità dei boschi della Rovagina per ispirare il lavoro dell'Esecutivo di Chiasso, al suo appuntamento annuale con la seduta ’extra muros‘. Sul tavolo, del resto, martedì, c'erano due dossier di peso: i progetti pianificatori per il futuro della cittadina e le finanze. I cinque municipali si sono ritirati nella loro ’clausura‘ di buon mattino, preludio a una lunga giornata operosa, che in effetti si è rivelata proficua. Mappe e previsioni alla mano, da qualche anno si è confrontati con quello che sarà il nuovo ‘profilo’ di Chiasso. Strumento strategico per eccellenza il Pac, acronimo per ‘Programma d’azione comunale per lo sviluppo insediativo centripeto di qualità’. Un documento che ha chiamato anche il Comune più a sud del cantone a misurarsi con la ‘fatidica’ scheda R6 del Piano direttore cantonale e con la gestione delle zone edificabili. Un confronto, assicura il sindaco Bruno Arrigoni, reduce dalla riunione, affrontato senza patemi d'animo: «Per noi non rappresenta un problema».

Verso una visione del territorio

Ecco che l'attenzione si è quindi ben presto spostata sulle potenzialità del territorio, a guidare attraverso i piani gli stessi pianificatori del Comune. «Attorno al Pac ci si sta lavorando ormai da oltre dieci anni e oggi – ci aggiorna il sindaco – si è concluso il primo ‘step’ e si è consolidato il documento, una volta analizzata la cittadina con i suoi nove comparti strategici. Tutti elementi che ci restituiscono una visione di insieme, importante, e che ci hanno permesso di fare le prime valutazioni e delineare i prossimi passi». Alla lente sono finiti così il Piano viario - che ha portato all'esterno il traffico di transito - con i suoi punti di forza e le sue debolezze, un tema di stringente attualità come le isole di calore o ancora le nuove aree di svago da ritagliare sul territorio cittadino, recuperando spazio a beneficio della qualità di vita della popolazione, senza trascurare il ‘parco’ posteggi - la riflessione si impone, fa capire Arrigoni, con l'avvento dell'autosilo della ‘scuola della moda’ - o il futuro volto di piazza Bernasconi (e il destino del ‘famoso’ muro), per il quale si è inserito a preventivo uno studio di fattibilità. L'autorità cittadina ha, insomma, non pochi nodi da scogliere.

‘Scuola di moda’, ‘saremo propositivi’

Dicevamo, però, anche delle finanze. «È stata l'occasione per fare il punto della situazione dopo che a inizio anno avevamo annunciato i nostri obiettivi di risparmio – chiarisce il sindaco –. Ebbene siamo in linea con le aspettative. Negli ultimi anni abbiamo investito parecchio; guardando avanti i progetti saranno meno rispetto al passato, anche in ottica aggregativa». Nel triennio 2026-2028 si parla, al lordo, di investimenti fra 4 e i 5 milioni. E a proposito di future realizzazioni, il Municipio, sottolinea ancora Arrigoni, «ha ribadito la volontà di giocare un ruolo propositivo nella quotidianità del Centro professionale tecnico del tessile». Come dire che Chiasso non sarà solo la sede dell'Istituto, in costruzione a due passi dalla stazione ferroviaria: «Sarebbe riduttivo». In effetti, ribadisce il sindaco, «abbiamo rinnovato il mandato al consulente esterno proprio per capire quale contributo potremo apportare e come interagire con la vicinanza di Milano - capitale della moda, ndr - e le diverse aziende presenti nel Mendrisiotto».

Non è mancato neppure un cenno alla riforma sulla Polizia ticinese, progetto di cui si è discusso con i vertici della Polizia comunale. «Faremo le nostre valutazioni – ci conferma Arrigoni –. Vi sono infatti delle criticità su cui ci esprimeremo a breve nel nostro rapporto all'indirizzo del Consiglio di Stato».