Piani regolatori, interrogazione dei Verdi al Consiglio di Stato. Che ricordano: quella normativa è entrata in vigore ben ventisette anni fa...
Quanti Comuni non dispongono ancora di Piani regolatori conformi alla Legge sulla protezione dei beni culturali? Quanti Pr nel frattempo sono stati adeguati? Il Consiglio di Stato “non ritiene, a distanza di ben ventisette anni dall’entrata in vigore della legge, di obbligare, con termini perentori, i Comuni inadempienti a conformarsi al diritto?”. Tre domande inoltrate al governo: tre domande presentate dal gruppo parlamentare dei Verdi, primo firmatario Marco Noi.
Tema non nuovo, che gli ecologisti rilanciano ora con un’interrogazione. “Da ogni parte del Cantone - scrivono fra l’altro - numerosi cittadini ci segnalano un continuo proliferare di domande di costruzione che prevedono la demolizione di edifici storici che non sono stati oggetto di una formale analisi del loro valore culturale da parte delle autorità esecutive e neppure di decisioni formali da parte dei legislativi su varianti dei beni culturali, tra questi casi vi sono anche la villa Ghioldi-Wicki dell’architetto Paolito Somazzi a Lugano e la villa Jam a Moleno (vedi anche ‘laRegione’ di sabato 10), oggetto di una petizione popolare in queste settimane”.
I Verdi sollecitano un intervento efficace del governo, perché obblighi i Comuni inadempienti ad adeguare i rispettivi piani regolatori alla Legge sulla protezione dei beni culturali. Al riguardo nell’atto parlamentare Noi e colleghi richiamano i contenuti della risposta che il Consiglio di Stato aveva dato nel 2019 a un'interrogazione dell’allora deputata ecologista Claudia Crivelli Barella.