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Lega: ‘Tiriamo diritto per una soluzione immediata’, Centro e Udc: ‘Si chiarisca il nodo giuridico’

Il controprogetto Plr all'iniziativa dei premi solleva alcuni dubbi e critiche. ‘Si possono inserire deduzioni nella legge senza precisare la cifra?’

I liberali radicali suggeriscono di legare le deduzioni all’aumento dei premi
(Ti-Press)
13 maggio 2025
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Sul controprogetto liberale radicale il coordinatore della Lega è netto. «Non lo sosteniamo – afferma perentorio Daniele Piccaluga –. Abbiamo raccolto le firme per ottenere qualcosa in tempi brevi, non fra anni o chissà quando. La nostra iniziativa parla chiaro: quello che uno paga di cassa malati deve poterlo dedurre dalle imposte. Punto». Ribadisce: «Il nostro concetto di fondo è di ottenere il risultato per il quale, ripeto, abbiamo raccolto le firme. Un risultato che con questo controprogetto si rischia di conseguire fra tot anni, gradualmente. Insomma la proposta del Plr non ci soddisfa per cui andiamo avanti sulla nostra strada».

Il movimento di via Monte Boglia difende la propria iniziativa popolare e la sua richiesta: deducibilità integrale dei premi di cassa malati dalle imposte. E dunque dice no al controprogetto stilato dal Plr e i cui contenuti sono stati anticipati stamane dal CdT. Controprogetto che riprende il principio di una vecchia proposta già avanzata dal Plr, attraverso un'iniziativa parlamentare del 2019, che chiedeva di adeguare le deduzioni fiscali per oneri assicurativi all'evoluzione dei premi medi di riferimento delle casse malati. L'idea è che la possibilità di dedurre venga aumentata di anno in anno della stessa percentuale di aumento dei premi. Questo, secondo il Plr, fino a un tetto massimo di 9mila franchi per le persone singole e 18mila per le famiglie, ovvero le stesse soglie che la Lega propone di introdurre da subito. Insomma, il controprogetto dei liberali radicali è di dar seguito alla proposta leghista, ma di farlo in maniera progressiva. Questo permetterebbe di attenuare il contraccolpo per le casse pubbliche. L'iniziativa leghista, come noto, costerebbe circa 100 milioni di franchi l'anno attraverso minori entrate dal gettito fiscale (55 a carico del Cantone, 45 sulle spalle dei Comuni). L'idea Plr, invece, farebbe mancare circa 12-14 milioni al Cantone e 9-10 ai Comuni se l'aumento dei premi fosse del 10%. Ovvero l'aumento fatto registrare negli ultimi tre anni. Il controprogetto del Plr prevede inoltre l'obbligo di inviare la certificazione dei premi pagati quando si fa la dichiarazione fiscale, questo per impedire che qualcuno deduca più di quello che paga realmente. Terzo punto, ripreso dal controprogetto del Centro: aumentare a 3mila franchi il tetto massimo delle deduzioni dei premi per i figli maggiorenni a carico.

«Ne discuteremo domani in gruppo – fa sapere la democentrista e membro della commissione parlamentare della Gestione Roberta Soldati – Tuttavia intravediamo già una possibile criticità giuridica circa la conformità di un aspetto del controprogetto con la Legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni».

«È sicuramente positivo che concordino con la nostra idea di aumentare la deduzione dei figli maggiorenni a carico. È un aspetto che sarà mirato e sulle famiglie del ceto medio avrà un impatto di una certa entità». Fatta questa premessa, anche il capogruppo del Centro Maurizio Agustoni vede un possibile inciampo giuridico nella proposta del Plr. «Sul loro meccanismo c’è un nodo da sciogliere. Ovvero, bisogna capire se si possono inserire nella legge tributaria delle deduzioni che però non sono ancora definite come cifra». Qualche dubbio Agustoni ce l’ha anche sul contenuto della proposta liberale radicale. «Bisogna capire da quale cifra si vuole partire. Perché se si stabilisce come valore di partenza la soglia attuale (5’500 franchi per le persone singole, ndr) anche aggiungendo il 10 per cento dell’aumento dei premi di quest’anno arriveremmo a una cifra ben distante dai 9mila proposti (sempre per le persone singole, ndr) dalla Lega. Ecco perché la soglia di 7mila indicata dal nostro compromesso mi pare ragionevole». Rimarca Agustoni: «Vedo in ogni caso un buon margine per trovare una soluzione condivisa. Anche perché il controprogetto, se vuole avere delle possibilità, deve raccogliere la maggioranza in Gran Consiglio ed essere allo stesso tempo appetibile alla popolazione». Ricorda il capogruppo del Centro, «siamo d’accordo sul principio che non bisogna pagare le tasse per soldi che non si hanno in tasca. Va però trovato un compromesso per andare in questa direzione senza incidere sulle casse pubbliche più del dovuto». La nuova proposta messa sul tavolo dal Plr non dovrebbe in ogni caso andare a modificare la tabella di marcia che si è data la commissione ‘Gestione e finanze’: il dossier in Gran Consiglio a giugno e il popolo chiamato a esprimersi a settembre su tutto il “pacchetto casse malati”. Cioè sull'iniziativa della Lega per la deducibilità dei premi e il controprogetto che uscirà dal parlamento, così come pure l'iniziativa socialista per limitare i premi al 10% del reddito disponibile.