Ticino

Turismo, il governo conferma i crediti quadro... ma usa le forbici

Per gli investimenti e le attività turistiche l'aiuto quadriennale passa da 18 a 16 milioni, immutato il contributo all'Att: ‘È un settore centrale’

Ora il dossier va in commissione
(Ti-Press)
21 maggio 2025
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Il governo ha scelto di confermare il sostegno al settore turistico, “un ambito centrale per lo sviluppo economico cantonale” e afferma di compiere “un ulteriore e importante passo nella direzione di rendere il Ticino e le sue destinazioni turistiche sempre più attrattivi e sostenere la competitività delle strutture ricettive”. Lo fa, il Consiglio di Stato, confermando i crediti quadro per il periodo 2026-2029 con un messaggio governativo licenziato oggi. Messaggio che prevede lo stanziamento di due crediti: il primo, di 16 milioni di franchi (lo scorso credito era di 18 milioni totali) a sostegno degli investimenti e delle attività per il turismo; il secondo, di 24 milioni di franchi, per il finanziamento delle attività di promozione turistica svolte dall’Agenzia turistica ticinese (Att).

Lo stesso governo spiega come “negli ultimi dieci anni, ovvero dall’entrata in vigore della nuova Legge sul Turismo (LTur), il settore turistico ticinese ha beneficiato di un sostegno finanziario attraverso contributi pubblici volti a sostenere l’attrattività della regione. Con il messaggio licenziato oggi, il Consiglio di Stato conferma il suo impegno in questa direzione e propone il rinnovo sia del credito quadro a sostegno degli investimenti e delle attività per il turismo, sia di quello a favore delle attività dell’Att”.

Il bilancio

Per quanto riguarda il primo ambito, “si ricorda anzitutto che nel quadriennio 2022-2025 sono stati stanziati contributi a 77 progetti, per poco meno di 17 milioni di franchi e un volume complessivo di investimenti generati di circa 243 milioni di franchi. Questi numeri testimoniano l’importanza dello strumento e il dinamismo del settore turistico ticinese”.

La novità

La principale novità del prossimo quadriennio, rileva il Consiglio di Stato, “è il rafforzamento della collaborazione con la Società svizzera di credito alberghiero (Sca): l’obiettivo è di valorizzare le sinergie tra il sostegno cantonale e quello federale, ottimizzando l’accesso a consulenze qualificate e a crediti agevolati, fondamentali per la modernizzazione e l’innovazione dell’offerta alberghiera. Questo nuovo orientamento – secondo il governo – rappresenta una grande opportunità per il Ticino turistico: non è solo un sostegno ma vuole essere anche uno stimolo a continuare a innovare”.

Nel messaggio il Consiglio di Stato propone inoltre “di dare continuità alle attività di promozione turistica svolte dall’Att, confermando lo stanziamento di un contributo di 6 milioni all’anno per il quadriennio 2026-2029. Questo credito quadro è destinato sia allo svolgimento di attività di marketing che allo sviluppo e alla realizzazione di progetti turistici strategici cantonali”.

In considerazione della situazione finanziaria del Cantone, però, “si propone una riduzione del credito quadro a sostegno degli investimenti e delle attività per il turismo (mezzo milione in meno ogni anno, ndr), con l’obiettivo di un impiego ancora più mirato dei fondi disponibili. Nel contempo si rinuncia ad adeguare al rincaro il credito quadro per il finanziamento della attività di promozione turistiche svolte dall’Att, che è invariato dal 2015”.