Ticino

‘I problemi di salute mentale tra i giovani sono in forte aumento, è quasi una pandemia’

Lo affermano i Giovani del Centro, che con una mozione chiedono al Cantone di agire nelle scuole, sui social e sensibilizzando le famiglie

Dati allarmanti
(Ti-Press)
21 maggio 2025
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Prevenire è meglio che curare. Anche, e soprattutto, quando si parla di salute mentale nei ragazzi. È quanto pensano i Giovani del Centro, che con una mozione del loro deputato in Gran Consiglio Alessio Ghisla chiedono al Consiglio di Stato di agire per arginare, prima che sia troppo tardi, un problema che negli ultimi anni è esploso. «Il 37% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni ha dichiarato di avere problemi di salute mentale», afferma il presidente dei Giovani del Centro Mattia Lepori citando uno studio nazionale. «Davanti a questo dato non potevamo restare fermi».

Già, perché i problemi di salute mentale tra chi ha meno di 20 anni stanno diventando, negli ultimi anni, «una nuova pandemia», spiega Giovanna Pedroni, segretaria dei Giovani del Centro e dottoranda in salute pubblica. Pandemia che ha i suoi costi: in dieci anni la spesa media dei trattamenti per le ragazze con problemi di salute mentale tra i 11 e i 18 anni è aumentato del 50% raggiungendo i 350 franchi l’anno. Costi che si riflettono ovviamente sui premi di cassa malati.

Quello dei costi resta un punto delicato. «Lo sappiamo bene, le finanze cantonali sono in difficoltà – riconosce Ghisla –. Ecco perché la nostra proposta ha un impatto minimo». Nel concreto si chiede di agire su tre assi: una campagna mirata per i giovani, con cartelloni nei luoghi che frequentano e attraverso i social; una lezione annuale nella scuola dell’obbligo; un’azione di sensibilizzazioni con familiari e curanti per riconoscere i coordinare i disturbi.