Il Dipartimento istituzioni ha messo in consultazione l’importante progetto di messaggio governativo. I rinforzi per la Pretura penale e per la Procura
Digitalizzazione della giustizia ticinese e rinforzi – provvisori e non – per il Ministero pubblico e per la Pretura penale. Il tutto in un unico messaggio governativo. Per il momento un progetto di messaggio. Che il Dipartimento istituzioni, per il tramite della responsabile della Divisione giustizia Frida Andreotti, ha trasmesso in questi giorni ai presidenti e ai componenti togati dei vari organi giudiziari per consultazione, fino al 18 giugno. Il varo del messaggio definitivo da parte del Consiglio di Stato all’indirizzo del parlamento dovrebbe avvenire in luglio, stando agli intendimenti del Dipartimento diretto da Norman Gobbi. Ovvero entro la pausa estiva dei lavori dell’Esecutivo.
Un documento importante, particolarmente atteso, nel quale si fa anzitutto il punto sulla prima fase della trasformazione digitale, con l’implementazione in seno alla magistratura di ‘MyABI/Juris’, la versione aggiornata, acquistata lo scorso anno dal Consiglio di Stato, dell’attuale sistema informatico ‘AGITI/Juris’. A monte c’è il progetto nazionale denominato ‘Justitia 4.0’, la cui base legale è stata approvata nel dicembre 2024 dalle Camere federali, che contempla lo scambio degli incartamenti giudiziari per via elettronica fra le parti (magistrati e avvocati) di un procedimento civile, penale o amministrativo federale. E ciò attraverso la piattaforma ‘justitia.swiss’, che entrerà in funzione quando almeno diciotto Cantoni avranno aderito alla relativa convenzione.
‘MyABI/Juris’, si spiega nella bozza di messaggio, consentirà alle autorità giudiziarie ticinesi “di interfacciarsi direttamente” con la prevista piattaforma, cosa “non possibile con l’attuale versione – ormai obsoleta – del sistema informatico in uso”. Ebbene, di recente (in “febbraio”), si segnala nel documento in consultazione, “sono stati avviati i lavori” per l’introduzione dell’ammodernato applicativo “a iniziare dalla Pretura del Distretto di Riviera”, con sede a Biasca, già in possesso della necessaria infrastruttura: rete e cablaggi. Magistrato di riferimento per l’implementazione di ‘MyABi/Juris’ nel 2025 in tutte le Preture civili è Elisa Bianchi Roth, pretore di Riviera. L’anno prossimo, secondo quanto pianificato, toccherà al Ministero pubblico dotarsi dell’aggiornato sistema informatico. Ed è in questo contesto che si inseriscono i potenziamenti temporanei prospettati dal progetto di messaggio.
L’assegnazione del pretore di Riviera alla Direzione di progetto ‘MyABI/Juris’ “implica il relativo sgravio della sua attività oggi svolta in favore della Pretura penale”, scrive il Dipartimento istituzioni (i giudici delle Preture di valle fungono infatti anche da pretori penali). Peraltro, una volta introdotto l’ammodernato sistema informatico nelle Preture civili, Bianchi Roth, indica ancora la bozza di messaggio, seguirà l’implementazione di ‘MyABI/Juris’ nella stessa Pretura penale e nelle giudicature di pace. Si rende quindi necessaria la designazione di un Pretore straordinario da attribuire “alla Pretura penale”, nella misura del “50 per cento”, fino al “31 maggio 2030, termine del periodo decennale di elezione dei pretori e dei pretori aggiunti”. Dunque un giudice che sostituisca Bianchi Roth nella sua attività di magistrato in seno alla Pretura penale. Con il pretore supplente straordinario anche “un vicecancelliere supplementare temporaneo”, pure lui al 50 per cento. Il Dipartimento fa inoltre sapere che si procederà alla designazione governativa del pretore straordinario dopo aver interpellato la commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’.
Passiamo al Ministero pubblico. Il Dipartimento ha accolto le richieste del procuratore generale Andrea Pagani: quella di un pp a titolo temporaneo affinché al Ministero pubblico un magistrato di esperienza possa occuparsi dell’introduzione dell’ammodernato applicativo, e quella di due segretari amministrativi in più. “La necessità di disporre di un procuratore pubblico straordinario a tempo pieno in modo da liberare un procuratore pubblico d’esperienza che si dedichi al progetto ‘MyABI/Juris’, si giustifica”, rileva il progetto di messaggio. Sì quindi – per il periodo “dal 2026 al 2029” – a un pp straordinario (la cui designazione anche in questo caso spetta al governo) e a due unità amministrative.
Ma non è tutto. Sempre nella bozza di messaggio governativo in consultazione, il Dipartimento propone al Gran Consiglio (qui la competenza è del parlamento) il preannunciato potenziamento della Pretura penale, alla luce fra l’altro di “una maggiore complessità dei casi” da lei trattati. Un potenziamento non straordinario, bensì “ordinario”. Un giudice in più a tempo pieno che affiancherà il presidente della Pretura penale, attualmente Elettra Orsetta Bernasconi Matti. Annota il Dipartimento: “Il potenziamento ordinario della Pretura penale si traduce nell’attribuzione alla stessa di una colonna supplementare composta da un pretore aggiunto a tempo pieno, un/una vicecancelliere/a e un/una segretario/a amministrativo/a, figure intese entrambe a tempo pieno (...). La colonna supplementare consentirà di ridurre a tendere in maniera significativa il numero delle giacenze nonché di migliorare in generale le tempistiche di evasione delle cause presso la Pretura penale, che in sostanza disporrà di due magistrati a tempo pieno, presenti costantemente”. L’impatto finanziario? “Un costo annuale per lo Stato pari a complessivi 443’185 franchi (salari e oneri sociali compresi): il relativo credito è già stato pianificato e inserito nel Piano finanziario contestualmente a nuovi oneri inclusi in tendenza sanciti dal Preventivo per lo Stato del 2022”.
Oltre al potenziamento ordinario, il progetto di messaggio chiede un’estensione delle competenze della Pretura penale, allineando così la sua “competenza sanzionatoria a quella prevista dalla procedura del decreto d’accusa del Codice di procedura penale svizzero”. Il Dipartimento suggerisce allora la modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria affinché la Pretura penale giudichi, tra l’altro, “i delitti e i crimini per i quali il procuratore pubblico propone la pena detentiva fino a sei mesi (ora tre, ndr), la pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere (ora 90, ndr)”. L’estensione delle competenze della citata autorità giudiziaria, inoltre, permetterebbe di alleggerire il Tribunale penale cantonale di ”numerosi incarti penali minori”: l’operatività del Tpc potrebbe essere di conseguenza “maggiormente focalizzata sui casi più gravi”.