Ticino

Luce verde alla nuova Legge per i giovani e per le colonie

Forini: un messaggio di fiducia verso il futuro. De Rosa: un unicum in Svizzera

‘Tiene conto delle nuove esigenze’
(Ti-Press)
12 giugno 2025
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Luce verde del Gran Consiglio (73 voti favorevoli, nessuno contrario e un’astensione) alla ‘Legge sulla promozione delle attività dell’infanzia e della gioventù’, più semplicemente ‘Legge per i giovani e per le colonie’. Un solo testo che raggruppa, snellendole, le due normative sin qui vigenti: la ‘Legge sul sostegno e il coordinamento delle attività giovanili’ e la ‘Legge sul promovimento e il coordinamento delle colonie di vacanza’.

«Una legge con i giovani e dei giovani, è un messaggio di fiducia verso il futuro – ha sottolineato il relatore Danilo Forini (Ps) –. La normativa tiene in considerazione le nuove esigenze dei giovani e delle famiglie, e delle attività su tutto l’arco dell’anno. Viviamo oggi una crisi di comunità e allora dobbiamo anche promuovere spazi fisici di incontro. L’auspicio è che questa legge introduca veramente una semplificazione amministrativa affinché associazioni, enti e altri attori di questo settore siano sgravati dagli aspetti burocratici».

Un unicum in Svizzera, così ha definito la nuova legge il direttore del Diparimento sanità e socialità Raffaele De Rosa. Una legge «volta a sostenere le attività giovanili e delle associazioni, costruita con i giovani. Che sono stati invitati a diversi workshop e che hanno contribuito alla messa a punto dei contenuti della normativa». Quest’ultima, ha aggiunto De Rosa, «consolida e valorizza quanto di buono è stato fatto sin qui in Ticino. E che consente di affrontare le sfide del presente e quelle del futuro, perché i giovani siano protagonisti già oggi, sostenendo i loro progetti e sostenendo le famiglie».

Come spiegava il Consiglio di Stato nella nota con cui annunciava il messaggio sulla nuova legge, l’intento è di “promuovere le attività ideate e realizzate dai giovani, con i giovani e per i giovani”. Inoltre: “Ampliare il numero dei destinatari delle attività, accrescere il valore preventivo delle politiche dell’infanzia e della gioventù tramite iniziative innovative, sostenere programmi comunali per lo sviluppo di attività ideate e realizzate dai giovani, con i giovani e per i giovani, nonché favorire la qualità dei servizi e delle offerte in ambito sociale ed educativo complementari alla famiglia, alla scuola e allo sport”. La nuova legge “sostiene i progetti giovanili in ambito sociale, culturale e politico, i centri di attività giovanili e le colonie di vacanza, ma anche le attività di prossimità, le attività di educazione tra pari, le attività con mentori, i progetti partecipativi, i centri estivi diurni nonché le attività d’informazione e di formazione”. Non solo. La nuova Legge per i giovani e per le colonie “riconosce al Consiglio cantonale dei giovani una funzione consultiva (e non solo propositiva) affinché i bambini e i giovani, in quanto soggetti di diritto, possano esprimere liberamente le loro opinioni su ogni questione che li riguarda ed essere coinvolti nei processi di decisione affinché i loro interessi siano debitamente considerati”.

Bene, benissimo. Di qui la richiesta di Matteo Pronzini (Mps) a De Rosa: «Ministro, inviti il Gran Consiglio a trattare la nostra iniziativa parlamentare per riconoscere il diritto di voto e di eleggibilità ai 16enni». L'iniziativa dell'Mps è del (lontano) 2020...