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‘Occorre ridurre i ritardi nelle nomine dei dirigenti scolastici’

Roncelli (Avanti con Ticino&Lavoro) interroga il governo. E avverte: la tempestività nelle designazioni è parte integrante della governance

Evaristo Roncelli
(Ti-Press)
2 luglio 2025
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“In una scuola moderna, la tempestività nella gestione dei processi di nomina è parte integrante della buona governance del sistema scolastico. Ritardi prevedibili e sistemici compromettono la qualità dell’offerta formativa e caricano di stress aggiuntivo le direzioni scolastiche”. Ne è convinto il deputato di Avanti con Ticino&Lavoro Evaristo Roncelli, che sul tema pone una serie di domande al Consiglio di Stato.

Negli ultimi anni, scrive Roncelli nell’interrogazione, l’iter che porta alla nomina dei quadri direttivi nei tre ordini scolastici – scuole medie, scuole medio superiori e scuole professionali – sembra essersi progressivamente allungato. “Un campionamento casuale di alcuni concorsi per i posti di direttore o vicedirettore scolastico mostra che, nelle scuole medie, il tempo medio tra la pubblicazione del concorso e la nomina si attesta attorno ai 50 giorni – rileva il parlamentare –. Tuttavia, per il concorso attualmente in atto (concorso del 16 aprile 2025, per funzioni di direzione e di vicedirezione delle scuole medie per il periodo quadriennale 2025-2029) – pubblicato con circa un mese di ritardo rispetto alla tempistica abituale – il tempo decisionale ha già superato i 70 giorni”. Un andamento simile, aggiunge Roncelli, “si osserva anche nelle scuole medio superiori, dove normalmente la procedura dura circa 50 giorni, ma il concorso del 4 febbraio 2025 (Concorso per funzioni di direzione e di vicedirezione delle scuole medie superiori per il periodo quadriennale 2025-2029) ha già oltrepassato i 140 giorni”. Per quanto riguarda le scuole professionali i tempi complessivi “appaiono coerenti con quelli degli anni passati, ma si rileva una pubblicazione del bando sensibilmente posticipata rispetto alle consuetudini (che prevedevano l’uscita del concorso tra inizio dicembre e inizio gennaio; quest’anno, invece, si è registrata solo a inizio febbraio)”.

Il problema, evidenzia Roncelli, non è solo formale: “Un concorso pubblicato tardi o una nomina posticipata può incidere negativamente sulla programmazione del successivo anno scolastico, soprattutto quando si tratta di funzioni di direzione o vicedirezione”. Insomma, il tempo a disposizione per impostare il nuovo anno scolastico “risulta compresso, talvolta incompatibile con le esigenze di continuità organizzativa”. Inoltre, avverte il deputato di Avanti con Ticino&Lavoro, le nomine tardive “possono creare effetti a cascata. Quando una persona viene promossa da collaboratore di direzione a vicedirettore, o da vicedirettore a direttore, si rende necessario trovare a sua volta una sostituzione. In alcuni casi, tale sostituzione viene individuata all’interno del collegio docenti, ma anche in questi casi l’individuazione richiede tempo e rischia di non permettere una pianificazione efficace”.

Sono diversi i quesiti che Roncelli formula all’indirizzo del governo. Qual è il tempo medio, negli ultimi cinque anni, tra la pubblicazione del concorso e la nomina, “suddiviso per ordine scolastico (scuole medie, medio-superiori e professionali)”? Come spiega il Consiglio di Stato “l’allungamento dei tempi di nomina, che in alcuni casi supera i 140 giorni?”. Il granconsigliere di Avanti con Ticino&Lavoro chiede quindi quali siano le cause principali di questi ritardi: “Si tratta di ritardi nell’emanazione dei bandi, nei processi di valutazione o nelle decisioni finali?”. E ancora: “Perché, in alcuni casi, i concorsi vengono pubblicati solo a ridosso della scadenza dei mandati, nonostante queste scadenze siano note da anni?”. Il Dipartimento educazione cultura e sport “ha definito un calendario previsionale o vincolante per la pubblicazione dei concorsi dirigenziali, così da evitare situazioni dell’ultimo minuto?”. Quali strategie intende mettere in atto il Dipartimento “per migliorare la tempestività e l’efficienza del processo di nomina dei quadri direttivi?”. Altri quesiti: “Esistono differenze procedurali fra i tre ordini scolastici che giustificano i diversi tempi di nomina rilevati? Se sì, quali? In caso di promozione interna, quali misure vengono adottate per garantire una pronta sostituzione della funzione lasciata vacante, ad esempio per i collaboratori di direzione?”.