Con un messaggio il Consiglio di Stato sottopone al parlamento il proseguimento dei Progetti di risanamento fonico sulle strade cantonali
Altri 40 milioni di franchi per i progetti di risanamento fonico delle strade cantonali. A chiederli al Gran Consiglio è il governo, con un messaggio che si inserisce nel piano di diminuire il rumore stradale. Il Dipartimento del territorio, si legge infatti nella nota governativa, “nell’intento di contenere il più possibile questo disturbo, a partire dal 2015 ha investito importanti risorse per allestire i catasti del rumore ed elaborare i progetti di risanamento fonico (Prf) delle strade cantonali della fase prioritaria (progetti consultabili sul sito www.ti.ch/rumore.
Nei precedenti progetti di risanamento fonico, approvati tra novembre 2019 e maggio 2020, il Consiglio di Stato ricorda che “sono stati proposti provvedimenti alla fonte, improntati principalmente sull’adozione di asfalti fonoassorbenti, che apportano dei benefici fonici rilevanti non solo alle persone a diretto contatto con gli assi stradali, ma anche in comparti più ampi di territorio. L’esecuzione di tali provvedimenti ha potuto essere avviata grazie allo stanziamento di un primo credito di 50 milioni di franchi, nel 2019, e di un secondo credito di 50 milioni di franchi, nel 2022”.
La base di partenza è sostanziosa. Ma “ritenuto il cospicuo investimento globale di 150 milioni di franchi stimato nel precedente messaggio del 2019 e confermato con il messaggio del 2022, il Consiglio di Stato aveva preannunciato la necessità di stanziare ulteriori crediti per finanziare la realizzazione dei risanamenti fonici delle strade cantonali della Fase prioritaria”. E dal momento che “la rimanenza del credito attualmente a disposizione si estinguerà nel corso del 2025” con questo ulteriore messaggio l'Esecutivo chiede un terzo credito “destinato a garantire e terminare l’esecuzione delle decisioni di risanamento fonico approvate dal Dt e il regolare proseguimento e completamento dei lavori intrapresi, garantendo la parità di trattamento alla popolazione esposta al rumore provocato dalle tratte stradali da risanare in via prioritaria”.
La spesa globale, considerando anche i due crediti precedenti, si situa quindi a 140 milioni di franchi, leggermente inferiore alla stima iniziale complessiva di 150 milioni.
Per quanto concerne i sussidi accordati dalla Confederazione per i risanamenti fonici stradali, è in vigore un accordo che “prevede un contributo federale di circa 11 milioni di franchi a partire dal 2025, premessa la prosecuzione del programma di risanamento”.
Di risultati, ad ogni modo, ne sono stati raggiunti: “Negli ultimi cinque anni la concessione dei due crediti di 50 milioni di franchi ciascuno ha consentito di mantenere un ritmo elevato nell’esecuzione delle opere di risanamento, in particolare per quanto concerne la posa di asfalti fonoassorbenti (148,9 km di strade cantonali risanati, in aggiunta ai 30 km già eseguiti nel periodo 2014-2018) e l’attuazione delle riduzioni di velocità di circolazione (54 interventi realizzati)”.
Ma, si diceva, da fare resta ancora. E con questo credito l'intenzione del Dt è quella “di realizzare ulteriori 41,4 chilometri di asfalti fonoassorbenti e provvedimenti di isolamento acustico su 391 edifici, per i quali si stima l’installazione di circa 3'280 finestre fonoisolanti”.
Insomma, son cifre non da ridere. Però il Consiglio di Stato ritiene che sia “un investimento importante ma sostenibile”.