Opererà nella misura del 50 per cento in seno all'autorità con sede a Bellinzona. La sua nomina rientra nel processo di digitalizzazione della giustizia
Lo aveva annunciato nel recente messaggio sulla digitalizzazione della giustizia cantonale: ora il governo è passato dalle parole ai fatti. Dopo aver interpellato/informato la commissione parlamentare 'Giustizia e diritti’, il Consiglio di Stato ha pubblicato sul ‘Foglio ufficiale’ odierno il bando di concorso per la designazione di un Pretore supplente straordinario presso la Pretura di Riviera, attivo al 50% e attribuito alla Pretura penale.
Una designazione (di competenza del governo, ai sensi dell’articolo 24 della Legge sull’organizzazione giudiziaria) che, ricorda l’Esecutivo, “si inserisce nella trasformazione digitale della giustizia ticinese”. Come riferito a suo tempo dalla ‘Regione’, la digitalizzazione verte anzitutto sull’implementazione in seno alla magistratura di ‘MyABI/Juris’, la versione aggiornata, acquistata lo scorso anno dal Consiglio di Stato, dell’attuale sistema informatico ‘AGITI/Juris’. Sullo sfondo c’è il progetto nazionale denominato ‘Justitia 4.0’, la cui base legale è stata approvata nel dicembre 2024 dalle Camere federali, che contempla lo scambio degli incartamenti giudiziari per via elettronica fra le parti – magistrati e avvocati – di un procedimento civile, penale o amministrativo federale. E ciò attraverso la piattaforma ‘justitia.swiss’, che entrerà in funzione quando almeno diciotto Cantoni avranno aderito alla relativa convenzione. ‘MyABI/Juris’ consentirà alle autorità giudiziarie ticinesi di interfacciarsi direttamente con la prevista piattaforma, cosa non possibile con l’attuale versione, ormai obsoleta, del sistema informatico in uso.
In febbraio sono stati avviati i lavori per l’introduzione dell’ammodernato applicativo a iniziare dalla Pretura del Distretto di Riviera, con sede a Biasca, già in possesso della necessaria infrastruttura, ovvero rete e cablaggi. Magistrato di riferimento per l’implementazione di ‘MyABI/Juris’ nel 2025 in tutte le Preture civili è Elisa Bianchi Roth, pretore di Riviera (l’anno prossimo, stando a quanto pianificato, toccherà al Ministero pubblico dotarsi dell’aggiornato sistema informatico). L’assegnazione del pretore di Riviera alla Direzione di progetto ‘MyABI/Juris’ implica il relativo sgravio della sua attività oggi svolta in favore della Pretura penale (i giudici delle Preture di valle fungono infatti anche da pretori penali). Una volta introdotto l’ammodernato sistema informatico nelle Preture civili, Bianchi Roth seguirà l’implementazione di ‘MyABI/Juris’ nella stessa Pretura penale e nelle giudicature di pace.
Si rende quindi necessaria la designazione di un Pretore straordinario da attribuire alla Pretura penale, nella misura appunto del 50 per cento, fino al 31 maggio 2030, termine del periodo decennale di elezione dei pretori e dei pretori aggiunti”. Dunque un giudice che sostituisca Bianchi Roth nella sua attività di magistrato in seno alla Pretura penale. Il concorso appena pubblicato scadrà il 13 agosto. Requisiti: cittadinanza svizzera e dottorato in giurisprudenza o titolo equivalente o certificato di capacità per l’esercizio dell'avvocatura.
Con il pretore supplente straordinario è previsto anche un vicecancelliere supplementare temporaneo, pure lui al 50 per cento. In questo caso l’autorità competente per la sua designazione è «la Pretura penale», indica, da noi contattata, la direttrice, in seno al Dipartimento istituzioni, della Divisione giustizia Frida Andreotti.
Tornando alla trasformazione digitale della giustizia ticinese, questa “procede in modo spedito”, assicura il Consiglio di Stato nel comunicato sull’avvenuta pubblicazione del bando di concorso per il reclutamento del pretore straordinario. E contempla, aggiunge, “oltre ai potenziamenti straordinari legati al progetto di trasformazione digitale che in una prima fase tocca le Preture e il Ministero pubblico, anche il potenziamento ordinario della Pretura penale e la rispettiva modifica delle competenze sanzionatorie”. Tutte decisioni che “seguono gli indirizzi strategici definiti dal governo in favore della Giustizia ticinese, con la trasformazione digitale che modificherà in modo importante il lavoro delle autorità giudiziarie, con l’obiettivo di migliorarne ulteriormente il funzionamento a beneficio della cittadinanza e della collettività”.