L’invito è rivolto a tutte le Parrocchie del cantone: i rintocchi risuoneranno alle 20, come tradizione per la Festa nazionale. E quest’anno non solo
Tradizione e attualità. I rintocchi delle campane delle chiese parrocchiali ticinesi, fatte suonare tradizionalmente alle 20 del Primo d’agosto, quest’anno avranno una doppia finalità. Oltre a celebrare la Festa nazionale svizzera, serviranno da “preghiera per la pace nel mondo e soprattutto per Gaza”.
La richiesta arriva direttamente dalla Curia. In una lettera firmata da don Nicola Zanini e don Massimo Gaia e indirizzata a tutti i parroci e a tutti i Consigli parrocchiali del cantone si precisa che l’amministratore apostolico Alain de Raemy, oltre a formulare l’invito relativo alle campane, “chiede ai parroci di inserire anche nelle celebrazioni parrocchiali del Primo agosto la preghiera per la Patria e per la pace per i tanti Paesi in guerra e a Gaza”.
La novità appare come una conseguenza, una risposta, a un’iniziativa locale della quale abbiamo riferito alcune settimane fa: un gruppo di cittadini di Carabbia, che si riunisce già da maggio, aveva fatto richiesta dapprima al parroco locale – che si è scontrato con il no unanime del Consiglio parrocchiale – e successivamente direttamente al vescovo, di far risuonare a morto le campane del paese per i morti di Gaza e per smuovere la popolazione dall’indifferenza. Allora, de Raemy aveva esortato a compiere piuttosto azioni concrete di aiuto, ma nel frattempo la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza è solo peggiorata e oltretutto altre Parrocchie, come quelle lombarde e liguri in Italia, si sono mosse nella direzione chiesta nel villaggio luganese.