Ticino

Pianificazione territoriale e edilizia, ‘necessario un accesso gratuito alle norme comunali e cantonali’

Una mozione di Durisch (Ps) chiede più trasparenza: ‘Non si può pretendere il rispetto di regolamenti tecnici non pubblicamente consultabili’

‘Un problema di certezza del diritto’
(Keystone)
22 agosto 2025
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Pianificazione territoriale e edilizia, si garantisca un accesso gratuito alle norme tecniche richiamate in leggi, regolamenti e decisioni amministrative. È quanto chiede il capogruppo del Ps Ivo Durisch in una mozione all’indirizzo del Consiglio di Stato.

“In materia di pianificazione territoriale, edilizia e in altri ambiti regolati – scrive Durisch nell’atto parlamentare – la normativa comunale e cantonale, così come diversi atti amministrativi (ad esempio avvisi cantonali nelle procedure edilizie), richiamano frequentemente norme tecniche elaborate da enti privati”. Tra queste, indica il socialista, le norme Sia (Società svizzera degli architetti) o Vss (Associazione svizzera dei professionisti della strada e dei trasporti). A ciò si aggiunge il fatto, osserva il capogruppo del Ps, che “tali norme non sono liberamente accessibili al pubblico”. Di più. Devono al contrario “essere acquistate spesso a prezzi elevati, a causa della scelta svizzera di demandarne l’elaborazione e la gestione alle rispettive associazioni di categoria”. Una situazione, lamenta Durisch, che implica che, qualora un cittadino non dovesse acquistare tali norme, non potrebbe “conoscere con precisione le disposizioni tecniche che è tenuto a rispettare”. Non solo. “Pur richiamando tali norme nelle proprie regolamentazioni – rimarca il socialista –, perfino molti Comuni non ne dispongono sempre in modo completo o aggiornato, e non sono pertanto in grado di metterle a disposizione dei cittadini (e in certi casi nemmeno di applicarle)”. Il che, a detta di del deputato, “genera un problema di trasparenza e certezza del diritto, poiché non si può pretendere il rispetto di norme tecniche non pubblicamente consultabili”. Insomma, Durisch punta i piedi: “Questa situazione – rimprovera – crea anche una disparità di trattamento, poiché grandi studi professionali oppure operatori immobiliari possono permettersi di acquistare l’insieme delle norme necessarie, mentre per i singoli cittadini o piccoli operatori tale costo può rappresentare un ostacolo significativo”.

Al netto di queste osservazioni, Durisch chiede quindi al Consiglio di Stato – in via principale – di “proporre le necessarie modifiche legislative, in particolare alla Legge sulla pianificazione territoriale e alla Legge edilizia, affinché sia garantito che, quando norme tecniche (Sia, Vss o altre) sono richiamate in regolamenti, atti legislativi cantonali o comunali, o altri atti amministrativi – comprese le decisioni individuali – esse siano liberamente consultabili presso l’autorità che le dichiara applicabili, le applica o è comunque chiamata ad applicarle”. In via subordinata chiede anche di “mettere liberamente a disposizione l’insieme delle norme tecniche su un portale cantonale, modificando per quanto necessario gli atti normativi cantonali”.