Il Movimento farà sapere alla prossima riunione se anche un suo commissario sederà nel gremio. Piccaluga: ‘Stiamo facendo verifiche interne’
La sottocommissione speciale ‘Hospita’ non ha ancora il suo assetto definitivo. La Lega farà sapere solo settimana prossima – «quando verrà presa una decisione finale», ha assicurato il coordinatore del Movimento Daniele Piccaluga – se ci sarà anche un suo membro all’interno del gremio creato dalla commissione parlamentare ‘Gestione e finanze’ di far luce sull'intricato dossier ‘Hospita’ e in particolare sulle relazioni tra politica, affari e giustizia che hanno riguardato alcuni (ex) esponenti della Lega. A sollevare la questione è stato un atto parlamentare del Movimento per il socialismo (Mps). Atto parlamentare a cui ha seguito a stretto giro una nota dell’Ufficio giuridico del Gran Consiglio. “Le vicende sollevate dall’interrogazione pongono interrogativi rilevanti in merito alla trasparenza dell’azione pubblica e alla necessaria separazione tra politica, interessi economici e giustizia. Pur in assenza di responsabilità penali formalmente accertate, spetta al Parlamento, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di Alta vigilanza, valutare se promuovere un chiarimento pubblico e istituzionale. Ciò al fine di tutelare la credibilità delle istituzioni, rafforzare la fiducia dei cittadini e prevenire ogni rischio – anche solo percepito – di indebite commistioni tra ambiti che devono restare distinti”.
Lette le 19 pagine allestite dal segretario generale e dal consulente giuridico del Gran Consiglio, rispettivamente Tiziano Veronelli e Roberto Di Bartolomeo, la ‘Gestione e finanze’ ha quindi deciso di dare seguito alle loro raccomandazioni e di creare una sottocommissione speciale al cui interno siede un rappresentante per partito: Fiorenzo Dadò (Centro), Tiziano Galeazzi (Udc), Natalia Ferrara (Plr), Fabrizio Sirica (Ps), Samantha Bourgoin (Verdi). In attesa di chiarire l'eventuale partecipazione di un membro leghista.
E veniamo quindi alla Lega. I rappresentanti del Movimento, per una questione di opportunità politica, stanno valutando seriamente se rifiutare di prendere parte al gremio che sarà chiamato, verosimilmente, anche a convocare e chiedere chiarimenti ad alcuni alti rappresentanti leghisti. La partecipazione alla sottocommissione, secondo una perizia giuridica richiesta dalla commissione presieduta da Sirica, sarebbe però obbligatoria. Un commissario non potrebbe quindi rifiutarsi, in assenza di scusanti previste dalla legge, di prenderne parte. Perizia che ha spinto parte della ‘Gestione e finanze’ a favorire l’ipotesi che anche la Lega prenda parte alla sottocommissione con un suo rappresentante. E in caso di rifiuto? La stessa perizia giuridica parlerebbe chiaro: nel caso di un’assenza reiterata la commissione potrebbe segnalare la situazione all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio (questo passaggio però, va detto, non è automatico). L’Up a quel punto potrebbe prima richiamare il commissario, poi sanzionarlo e infine, nei casi più gravi, è prevista anche la sospensione e la richiesta di sostituzione all’interno della commissione. «Faremo sapere settimana prossima se abbiamo deciso di aderire o meno alla sottocommissione», afferma Piccaluga. «Stiamo ancora facendo delle verifiche interne. Una volta che queste verifiche saranno concluse e avremo chiarito tutti gli aspetti faremo sapere se prendiamo parte a questo gremio e, nel caso, chi sarà il nostro rappresentante».