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Quattro sostituti procuratori per il Ministero pubblico

La commissione ‘Giustizia e diritti’ dice sì al potenziamento proposto dall'iniziativa parlamentare del Plr. Parola ora al Gran Consiglio

Il parlamento si pronuncerà nella sessione al via lunedì 6 ottobre
(Ti-Press)
25 settembre 2025
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Rinforzi in vista per il Ministero pubblico, con l’attribuzione di quattro sostituti procuratori. Firmando il rapporto stilato da Sabrina Gendotti del Centro e dando così seguito all’iniziativa depositata nel 2020 per il gruppo Plr dall’allora deputato Giorgio Galusero (ripresa da Cristina Maderni), la commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ ripristina una figura di magistrato, quella appunto del sost pp, cancellata con l’entrata in vigore nel 2011 del Codice di procedura penale svizzero. E assegna quattro sostituti procuratori pubblici all’autorità inquirente penale ticinese. Il tema è nell’agenda della sessione del Gran Consiglio al via lunedì 6 ottobre. L’ok del plenum al potenziamento proposto dovrebbe essere una semplice formalità.

‘Dare un concreto supporto all’attività dei pp’

La reintroduzione dei sost pp è peraltro uno dei capitoli della risoluzione ‘Riforme in favore della giustizia ticinese’ messa a punto nel 2024 dalla commissione coordinata in quel periodo dal centrista Fiorenzo Dadò e fatta propria dal parlamento quasi un anno fa. L’obiettivo, annota Gendotti nel rapporto, è “di dare un concreto supporto all’attività dei procuratori pubblici”. Che oggi sono ventitré, procuratore generale compreso. “La gestione degli incarti, che attualmente raggiunge i circa 500 incarti per procuratore pubblico, supera ampiamente quella degli altri Cantoni – evidenzia fra l’altro la ‘Giustizia e diritti’ –. Ad esempio, nel Canton Zurigo ai 194 procuratori pubblici sono attribuiti circa 150 incarti a testa, mentre nel Canton Grigioni ai 22 magistrati ne sono attribuiti circa 350 a testa”. La commissione ritiene pertanto “più che giustificata la reintroduzione della figura del sostituto procuratore pubblico, quantomeno nella misura di quattro unità”.

Le competenze

Il ripristino della figura del sost pp (onorario annuo 166’595 franchi, quello di un procuratore pubblico è invece di 204’912) richiede la modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria (Log). Secondo la nuova disposizione elaborata dalla commissione parlamentare, anche sulla scorta delle indicazioni del procuratore generale Andrea Pagani sentito in audizione, i sostituti procuratori – pure loro, come i pp, verrebbero “nominati dal Gran Consiglio” per un periodo di dieci anni – “coadiuvano i procuratori pubblici ed esercitano l’azione penale nelle contravvenzioni, nei delitti e nei crimini”. Inoltre: “Possono emanare decreti di non luogo a procedere, di sospensione e d’abbandono, possono emettere decreti d’accusa e promuovere l’accusa dinanzi alla Pretura penale”. E ancora: “Per accedere a una delle due Corti (assise correzionali e assise criminali, ndr) del Tribunale penale cantonale, alla Corte di appello e revisione penale o al Tribunale federale è necessaria l’autorizzazione del procuratore generale”. Se nel corso delle indagini “emerge che un reato affidato a un sostituto procuratore pubblico riveste una gravità tale da far apparire adeguata la promozione dell’accusa davanti a una delle due Corti del Tribunale penale cantonale, della Corte di appello e revisione penale o del Tribunale federale, il sostituto procuratore pubblico deve chiedere l’autorizzazione al procuratore generale o al sostituto procuratore generale della Sezione a cui è attribuito. In caso di mancata autorizzazione, il procuratore generale o il sostituto procuratore generale possono avocare a sé il procedimento penale o attribuirlo ad altro magistrato”. Il pg o il sostituto pg “possono modificare, anche in corso di procedura, l’attribuzione degli incarti inizialmente affidati ai sostituti procuratori pubblici”.

Per il procuratore generale Pagani, la cui audizione viene richiamata nel rapporto commissionale, i sost pp “si possono occupare in completa autonomia del ‘diritto penale minore’, ossia di tutta la decretistica con pene fino a 6 mesi di detenzione e 180 aliquote giornaliere per le pene pecuniarie, nonché di altri procedimenti penali che prevedono pene superiori ma solo previa autorizzazione del procuratore generale o dei suoi sostituti”.

Questione segretari giudiziari

Il pg reputava necessari sei sostituti procuratori pubblici. Vista la “difficile situazione finanziaria” del Cantone, la ‘Giustizia e diritti’ considera “appropriato nominarne 4”. Aggiunge: “Tra qualche anno” si farà il punto della situazione e si valuterà se siano sufficienti o “se occorrerà aumentarne il numero”. La commissione auspica comunque che con la reintroduzione della figura del sost pp l’organizzazione del lavoro in seno al Ministero pubblico “sia attentamente valutata e riorganizzata e venga effettuata un’analisi per funzione”. I sostituti, continua il rapporto, sgraverebbero i procuratori pubblici “da una parte degli attuali incarti riducendo il loro fabbisogno di lavoro redazionale. Si chiede dunque di valutare se il numero dei segretari giudiziari possa essere ridotto”. Questione delicata, rileviamo: i segretari giudiziari svolgono infatti un ruolo piuttosto importante nella cosiddetta colonna di ogni procuratore.

Pretura penale, sì all’estensione delle competenze

C’è di più. La ‘Giustizia e diritti’ invita il plenum del Gran Consiglio a dare luce verde anche all’estensione delle competenze della Pretura penale, proposta dall’iniziativa parlamentare di Galusero e in tempi recenti, tramite messaggio, pure dal Consiglio di Stato. Anche in questo caso si tratta di ritoccare la Log affinché la Pretura penale giudichi, tra l’altro, “i delitti e i crimini per i quali il procuratore pubblico propone la pena detentiva fino a sei mesi (ora tre, ndr), la pena pecuniaria fino a 180 aliquote giornaliere (ora 90, ndr)”.

Maderni: ‘Il Tpc potrà così concentrarsi sui casi più gravi’

Ovviamente soddisfatta Cristina Maderni, che dopo la partenza dal Gran Consiglio di Galusero ha ripreso l’iniziativa del collega di partito. «Quella del sostituto procuratore pubblico può essere anche considerata la prima tappa di un percorso di carriera in magistratura – sottolinea la deputata del Plr, prima vicepresidente della commissione ‘Giustizia e diritti’ e membro della sottocommissione ‘Giustizia’ che si sta occupando delle riforme per il potere giudiziario –. L'estensione poi delle competenze della Pretura penale consentirà al Tribunale penale cantonale di concentrasi sui casi più gravi per i quali il Ministero pubblico ha disposto il rinvio a giudizio».