L'aggiornamento del Preconsuntivo passa da -48,6 a -37,4 milioni di franchi. La perequazione per il 2025 scende invece a 99 milioni

Migliora l’andamento delle finanze cantonali per quanto riguarda l’anno in corso. L’aggiornamento del Preconsuntivo 2025 al 30 settembre, ovvero l’andamento tra le entrate e le uscite del Cantone, segna -37,4 milioni di franchi. Cifre ancora in rosso ma più positive rispetto sia al precedente aggiornamento di fine giugno, quando il disavanzo previsto era di 48,6 milioni di franchi, sia al Preventivo che stimava -96,6 milioni di franchi. Il cambiamento è dovuto al fatto che le entrate sono aumentate in misura maggiore rispetto alle uscite (pure loro comunque al rialzo). Fa sapere il Consiglio di Stato: da un lato ci sono maggiori spese per 51,5 milioni di franchi e dall’altro troviamo maggiori ricavi per complessivi 110,7 milioni di franchi.
Capitolo spese. L’aumento previsto è determinato in particolare, per quanto concerne i contributi, dall’aumento di 15,5 milioni delle prestazioni complementari AVS/AI. Ci sono poi 6,8 milioni della partecipazione alla riduzione del premio dell’assicurazione malattia, anche a seguito della mancata introduzione della misura di contenimento, e di 6,6 milioni dei contributi per insolventi. Si discostano poi dal preventivo di spesa le prestazioni per richiedenti asilo (10 milioni), quelle per i rifugiati (4,6 milioni), per le persone con statuto di protezione S (4 milioni) e quelle assistenziali (3,2 milioni). Stabile invece la spesa per il personale: ci sono maggiori uscite per i docenti compensate da minori spese per il personale amministrativo.
Capitolo entrate. L’aumento dei ricavi rispetto al Preventivo, ricorda sempre il governo, è dovuto soprattutto alla quota sull’utile della Banca Nazionale Svizzera che ammonta a 80,1 milioni di franchi e che non era stata prevista a Preventivo. C’è poi un incremento stimato provvisoriamente in 60 milioni di franchi delle imposte di successione e donazione, di 13,3 milioni della quota dell’imposta federale diretta sull’anno corrente e di 10 milioni delle imposte alla fonte.
“Queste cifre – sottolinea però il Consiglio di Stato – sono da considerare con cautela, non solo perché provvisorie, ma anche in relazione alle incertezze e alla volatilità del momento”.
Notizie negative arrivano invece da Berna. Come anticipato in giugno, per il 2025 il Ticino riceverà, a titolo di perequazione fra Cantoni "poveri" e "ricchi", 99 milioni di franchi, ossia 279 franchi per abitante (7,5 milioni in meno rispetto al 2024). Lo ha stabilito oggi il Consiglio federale approvando la revisione parziale della relativa ordinanza.
Stando a una nota governativa odierna, rispetto all'anno in corso, i versamenti di compensazione per l'anno prossimo registrano un aumento di 226 milioni, raggiungendo 6,4 miliardi di franchi. Di questi, 5,2 miliardi riguardano la perequazione delle risorse, 0,9 la compensazione degli oneri e 0,3 i versamenti per le misure temporanee. Oltre due terzi della totalità dei versamenti, ossia 4,3 miliardi, sono finanziati dalla Confederazione.
Rispetto all'anno precedente, i versamenti di compensazione ai Cantoni finanziariamente deboli crescono di 324 milioni a 5,2 miliardi di franchi complessivi (+6,7%). Il 60% di questo importo è finanziato dalla Confederazione e il 40% restante dai Cantoni finanziariamente forti. L'aumento è dovuto per metà alle crescenti entrate fiscali (165 milioni) e per l'altra metà all'incremento delle disparità (159 milioni).