Arte

Il Museo Van Gogh di Amsterdam rischia la chiusura

La direttrice Gordenker avverte: senza risorse per ristrutturazioni, il museo potrebbe chiudere. Azione legale contro lo Stato in corso.

(Keystone)
27 agosto 2025
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Il Museo Van Gogh di Amsterdam rischia la chiusura se non verrà risolta a breve la disputa sui finanziamenti che lo oppone al ministero della cultura olandese. Lo ha dichiarato al New York Times la direttrice Emilie Gordenker.

Il museo ospita la più grande collezione di opere di uno degli artisti più amati al mondo. Un tesoro nazionale che attira circa 1,8 milioni di visitatori all'anno, l'istituzione aperta dal 1973 necessita però di importanti lavori di ristrutturazione per preservare le oltre 200 tele e i quasi 500 disegni di Van Gogh. Tuttavia, dopo due anni di negoziati, le trattative con il governo sui fondi si sono arenate, ha detto la Gordenker.

"Se questa situazione dovesse persistere, sarebbe pericoloso per le opere e per i nostri visitatori", ha detto la direttrice che ha assunto il timone del museo nel 2020: "È l'ultima cosa che desideriamo, ma se dovesse accadere, saremmo costretti a chiudere l'edificio". Il museo ha presentato un'azione legale contro lo Stato, che probabilmente porterà a un'udienza in tribunale nei prossimi mesi.

La posizione della Gordenker è sostenuta da un comitato indipendente che lo scorso anno ha sollevato serie preoccupazioni riguardo all'edificio. Il museo ha richiesto un aumento di 2,9 milioni di dollari rispetto al sussidio governativo ordinario annuale di circa 10 milioni per finanziare interventi sul sistema di climatizzazione e sugli ascensori, oltre a migliorare sicurezza antincendio, sorveglianza e sostenibilità.

Dopo la morte di van Gogh, gran parte della opere invendute rimase con la famiglia. Vincent Willem van Gogh, figlio del fratello Theo e dunque nipote del pittore, stipulò nel 1962 un accordo senza precedenti con il governo olandese per evitare che la raccolta venisse dispersa.

Lui stesso un artista, e soprannominato da bambino "il piccolo Vincent" in memoria dello zio morto pochi mesi prima della nascita, l'erede trasferì la proprietà dell'intera raccolta alla Fondazione Vincent van Gogh, creata appositamente per questo scopo. In cambio, lo Stato si impegnò a fornire risorse adeguate per la costruzione e la manutenzione di un nuovo museo, in cui la collezione sarebbe stata conservata in modo permanente ed esposta al pubblico.