Arte

In prestito 43 opere di Troubetzkoy da Verbania al d'Orsay

1 ottobre 2025
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Al Museo d'Orsay di Parigi ci sono in mostra 43 sculture partite a settembre dal Museo del Paesaggio di Verbania. Con questo prestito il capoluogo di provincia piemontese sul Lago Maggiore ha contribuito alla grande mostra "Le prince sculpteur. Paul Troubetzkoy", inaugurata oggi nella capitale francese.

Proprio un'opera del Museo del Paesaggio, il busto di Giovanni Segantini eseguito da Troubetzkoy durante un breve soggiorno del pittore a Milano ospite di Alberto Grubicy, è stata utilizzata come immagine-guida dell'esposizione e si ammira all'ingresso del museo.

Il viaggio delle sculture verbanesi non si limiterà a Parigi. La mostra dedicata al "Principe Scultore" sarà allestita al d'Orsay fino all'11 gennaio 2026, poi si sposterà alla Gam - Galleria d'arte moderna di Milano dal 27 febbraio al 28 giugno 2026.

"Le prince sculpteur. Paul Troubetzkoy" ripercorre la carriera dell'artista nato a Verbania da padre russo e madre americana, parigino d'adozione, con una brillante carriera negli Stati Uniti. Come ritrattista fu molto richiesto da un'élite cosmopolita, dalle celebrità, dal jet set parigino e dalle prime star del cinema americano, tra incontri e amicizie con letterati, Tolstoj in Russia, Georges Bernard Shaw a Parigi, coi quali condivide lo stile di vita vegetariano. La mostra mette in luce anche le sue sculture di animali, come pure le sue opere legate alla causa animalista, ante litteram.

Realizzata in collaborazione col Museo del Paesaggio di Verbania, la mostra è l'occasione per esporre parte della collezione dello studio di Troubetzkoy, lasciata in eredità al museo verbanese dopo la morte dell'artista. Al vernissage parigino il presidente del Museo del Paesaggio Carlo Ghisolfi e la conservatrice e direttrice artistica Federica Rabai.

"Attraversando le sale della straordinaria mostra dedicata a Paolo Troubetzkoy, ho provato anche un senso di orgoglio: l'eleganza dell'allestimento e la qualità delle opere in prestito hanno reso questa esperienza particolarmente significativa" afferma Ghisolfi. "Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo importante progetto di riscoperta di un artista affascinante e di avere portato un po' di Verbania a Parigi" ha aggiunto Rabai.