Culture

Tilly Norwood, star nata dall'IA, indigna Hollywood

La prima attrice creata con intelligenza artificiale è stata presentata allo Zurich Summit, nell'ambito dello Zurich Film Festival

(Facebook)
30 settembre 2025
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Non ha recitato ancora in un film, ma già spaventa Hollywood. È Tilly Norwood, la prima attrice creata con intelligenza artificiale presentata durante un panel allo Zurich Summit, nell'ambito dello Zurich Film Festival. Non è bastato il campanello d'allarme lanciato in ‘Megan’ (stilizzato come ‘M3GAN’) il film del 2022 diretto da Gerard Johnstone, in cui si metteva in guardia sui rischi quando si esagera con l'IA. Con Tilly la finzione ha sconfinato nella realtà e l'industria cinematografica è costretta ora a farci i conti. Creata dallo studio di produzione di Eline Van der Velden, attrice, comica e technologist di origini olandesi, Tilly, nella mente dei suoi creatori, vuole essere come la prossima Scarlett Johansson o Natalie Portman. A Zurigo si è già cimentata in una breve performance cinematografica. Ha un profilo su TikTok e YouTube nonché un sito internet.

“Tilly Norwood. O ci arrivi o fai finta di nulla, sono una creazione”, si legge su Instagram. Nel suo profilo si definisce aspirante attrice, di base a Londra, soprattutto nelle caffetterie. Seguono una serie di foto che la raffigurano in scene di vita quotidiana, proprio come un essere umano, nonché di film d'azione. Nel suo discorso, Van der Velden ha dichiarato che diversi agenti e società di rappresentanza vorrebbero scritturare Norwood in qualche progetto. Quanto basta per scatenare reazioni negative in tutto il settore cinematografico, in particolar modo tra il sindacato degli attori, Sag-Aftra. I rappresentanti hanno perentoriamente precisato che “la creatività è, e deve rimanere, incentrata sull'essere umano” ed è “contraria alla sostituzione degli interpreti umani con entità sintetiche”. La stessa Van der Velden è stata costretta a rilasciare una dichiarazione ufficiale in sua difesa: “A tutti coloro che hanno espresso rabbia per la creazione del mio personaggio con l’IA, Tilly Norwood, non è una sostituzione di un essere umano, è un lavoro creativo, un'opera d'arte. Come molte altre forme artistiche prima di lei, scatena la conversazione, ed è questo il potere della creatività”. Aggiungendo: “Non vedo l'IA come qualcosa che prende il posto delle persone, ma come un nuovo strumento, un nuovo pennello. Proprio come l'animazione, i burattini o Cgi (computer-generated imagery, immagini generate al computer, ndr) hanno aperto nuove possibilità senza togliere nulla al live action, l'IA offre nuovi modi di immaginare e costruire storie”.

Van der Velden ha sottolineato, inoltre, che anche lei è un'attrice e nulla, sicuramente non un personaggio IA, può sostituire la maestria e la gioia di una performance umana.