Musica

Nicola Piovani: ‘Le canzoni di Sanremo? L'AI ne fa a centinaia’

Prometeo e le invenzioni tecniche, il Festival e il guizzo: il premio Oscar dice la sua sull'intelligenza artificiale

Nicola Piovani
(Keystone)

“L'intelligenza artificiale (AI)? Utile per riprodurre musica banale, e per banale intendo già esistente, ma l'invenzione è altro”. Parola di Nicola Piovani, premio Oscar nel 1999 per le musiche del film ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni, ospite dell'assemblea pubblica 2025 di Confindustria Salerno. “Tutte le invenzioni tecniche dell'uomo – ha spiegato – hanno sempre due facce. Si possono usare nel bene e nel male. Come Prometeo quando ha portato il fuoco: ha portato la civiltà, il cibo cotto, il riscaldamento, ma con il fuoco hanno acceso il rogo di Giordano Bruno. Non è certo colpa di Prometeo. Io sono andato un po’ a vedere i frutti dell'intelligenza artificiale nella musica e l'AI ha una grande intelligenza di tipo statistico, cioè mette insieme quello che è già esistito. Noi compositori, se dobbiamo creare banalità, siamo senza lavoro perché per creare musica già esistente l'AI è inarrivabile come velocità, come costi. Però creare il guizzo e l'invenzione è altro”.

Riferendosi al Festival di Sanremo, Piovani parla di un “pensiero birichino, che poi ho cancellato”: “Un pochetto – ha aggiunto il compositore dal palco del teatro Verdi – ho sentito il Festival, non tutto, e quindi non è un giudizio, ma ho pensato che quelle canzoni lì l'intelligenza artificiale ne può sfornare a centinaia al giorno con grande disinvoltura. Per dire che lì c’è proprio l'intenzione di fare qualcosa che somigli a qualcosa di già esistito, c'è l'intenzione di copiare”.