Dal prossimo 14 agosto ‘Woody at Home’, due dischi con tredici inediti e una nuova versione di ‘This Land is Your Land’
Incise su uno dei primi modelli di registratore a nastro per uso domestico, emergono dal passato straordinarie testimonianze del genio musicale di Woody Guthrie. 22 brani tra cui 13 inediti di cui si conoscevano finora soltanto le parole, più una nuova versione della leggendaria ‘This Land is Your Land’ e due interludi parlati, sono al centro di ‘Woody at Home’, due album che gli eredi del padre dei folk singer della storia americana pubblicheranno con Shamus Records il prossimo 14 agosto.
Il primo assaggio è uscito lo scorso 14 luglio, nel giorno in cui Guthrie avrebbe compiuto 113 anni: si tratta della versione del brano folk ‘Deportee (Plane Wreck at Los Gatos)’, come le altre registrata a casa usando il nuovo Revere T-100 Crescent che nel 1951 gli aveva regalato l'editore Howie Richmond di Tro Music, una macchina primitiva ma adatta all'uso domestico. Il registratore aveva permesso a Guthrie di lavorare senza lasciare l'appartamento di Brooklyn – per inciso, come ricorda il New York Times, sito in un complesso proprietà di Fred Trump, padre dell'attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump –, gettando di tanto in tanto un occhio sui tre figli piccoli.
Negli anni 50 Guthrie non aveva un'etichetta disposta a pubblicare le sue canzoni. Richmond, regalandogli il registratore, lo aveva incoraggiato a scrivere nuovi brani da proporre ad altri interpreti o da stampare come spartiti. Tra il 1951 e il 1952 Guthrie riempì 32 nastri a bobina con canzoni e messaggi registrati sui temi più vari, ma sempre all'insegna delle politiche progressiste di cui era sempre stato paladino. Come si è scoperto poi, quei nastri sono le ultime registrazioni prima che la malattia di Huntington, ereditata dalla madre Nora, lo portasse alla tomba a soli 55 anni. I nastri erano rimasti per decenni alla casa editrice, con gli eredi Guthrie che ne avevano giudicato la qualità troppo scarsa per la pubblicazione. Tutto è cambiato grazie a nuovi software che hanno permesso di separare la voce di Guthrie dalla chitarra per poi riequilibrarle entrambe, riportandole in primo piano con chiarezza sorprendente. Le registrazioni includono voci di bambini, rumori di automobili, pagine di quaderno sfogliate e parti per chitarra ancora in bozza. “A volte Woody cerca di lavorare sull'arrangiamento mentre il nastro è già in registrazione”, spiega il producer degli album, Steve Rosenthal: “Ci sono momenti in cui sembra che non abbia ancora deciso come vuole cantare. E poi, dopo cinque, dieci, 20 o 30 secondi, comincia a trovare la forma. Ascoltare questo processo creativo in diretta è semplicemente straordinario”.
Tra i brani di ‘Woody at Home’ c’è una versione alternativa di ‘This Land is Your Land’, considerato un inno alternativo degli Stati Uniti, inciso poi da Pete Seeger, Bob Dylan, Bruce Springsteen e tanti altri, in cui nuovi versi mostrano che Guthrie aveva continuato ad affinare una canzone scritta un decennio prima. Come dopo di lui l'epigono Dylan, Woody ricorda in un messaggio vocale incluso negli album che tutti i suoi brani erano un work in progress: “Non ho mai messo una canzone su disco o su nastro o su un foglio di macchina da scrivere e veramente pensato che fosse un lavoro finito e non potesse essere migliorato”.