Lugano

Due giorni (e mezzo) di Blues to Bop

Bennato e Fankhauser, Joachim Cooder, Gennaro Porcelli e Billy Branch. E molti altri, il 18 e 19 luglio in città, con appendice mattutina domenica al Lac

Billy Branch & the Sons of Blues, per il gran finale al Boschetto - Parco Ciani
17 luglio 2025
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Torna dal 18 luglio, per durare fino a domenica 20, di mattina, Blues to Bop, il festival che celebra il blues a Lugano sin dal 1989. Nato dal precedente New Orleans in Lugano, da tempo è sì musica, ma anche session di approfondimento con gli artisti ospiti. La Line up del Boschetto - Parco Ciani (prevendita su www.biglietteria.ch) include alcuni nomi di punta del blues internazionale e non solo. È da qui che partiamo per illustrare questa 35esima edizione, durante la quale si ascolterà anche del blues italiano rappresentato, venerdì 18 luglio alle 21, da Edoardo Bennato. Primo artista italiano a realizzare videoclip e a riempire lo Stadio di San Siro, i suoi 28 album all’attivo contengono qua e là testimonianze del suo amore per il rock e il blues: il napoletano cita tra le sue fonti d’ispirazione Neil Sedaka, Paul Anka, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Ray Charles ed Elvis Presley. Alle 23.15, il Boschetto applaudirà Philipp Fankhauser con band al seguito (Hendrix Ackle al pianoforte e organo hammond, Richard Spooner alla batteria, Andy Tolman al basso, Daniel Durrer al sax e Flo Bauer alla chitarra). Fankhauser, tra i punti di riferimento del blues svizzero, porta a Lugano ‘Ain’t That Something’, il suo diciottesimo album, uscito in marzo.

Sabato 19 luglio alle 20 il Boschetto accoglierà Joachim Cooder. Figlio del grande Ry Cooder, Joachim ha lavorato come session man insieme al padre per grandi nomi come Johnny Cash, Ali Farka Touré, V. M. Bhatt, Steve Earle, John Lee Hooker, Dr. John, Nick Lowe, Mavis Staples, The Happy Mondays e, in particolare, per il pluripremiato progetto Buena Vista Social Club. Il suo Blues to Bop avrà le canzoni del suo album solista ‘Dreamer’s Motel’ e dei precedenti. Cooder si presenta con Alessandro Viterbini, chitarrista, cantante e compositore italiano.

Il sabato al Boschetto proseguirà con Gennaro Porcelli, dal 2005 chitarrista di Edoardo Bennato, ma soprattutto uno dei talenti del blues Made in Italy, anch’egli con band al seguito. Gran finale poco prima della mezzanotte con Billy Branch and the Sons of Blues. Tre volte candidato ai Grammy ed ex governatore dell’Academy che li assegna, Branch ha un Emmy Award all’attivo, e una formazione musicale che arriva dai giganti del blues.

Tra Punta Foce e Rivetta Tell

Tutto quello che non è Boschetto è qui di seguito. Blues to Bop 2025 prenderà il via ufficialmente il 18 luglio, alle 18, a Punta Foce con l’italiano Østrik Quintet, ovvero Simone Capitaneo e Oliseh Obiarinze al trombone, Christian Scaffidi al basso elettrico, Raffaele Garramone al pianoforte e Nicola D’auria alla batteria, amici e colleghi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano uniti dalla passione per il jazz. Nello stesso luogo, alle 19.30, Dimeblend, in origine duo acustico nato dall’incontro tra la chitarra di Max Frapolli e la voce di Chiara Ruggeri (nel team di Philipp Fankhauser in The Voice of Switzerland), più tardi divenuto band, completata da Mauro Fiero al basso, Claudio Bodini all’hammond e pianoforte, e Roby Panzeri alle percussioni. Così come Dimeblend, sotto l’egida dello Swiss Made sta anche Little Chevy, alle 20.30 in Rivetta Tell. Capitanata da Evelyne ‘Little Chevy’ Péquignot, la band si muove tra rhythm’n’blues e country, tra rock e folk, tango e pop. Alle 22, sempre in Rivetta Tell, altro Swiss Made con la Max Dega Band guidata dall’omonimo chitarrista, anche responsabile artistico delle Lugano Blues Nights e del Festival Blues di Caslano.

Il sabato di Blues to Bop si aprirà a Punta Foce con le talk di Fankhauser (10.30) e Billy Branch (11.30). Alle 18, nella stessa sede, Egidio Juke Ingala and the Jacknives, band tra le più rappresentative del blues europeo. Con Ingala, armonica e voce, suonano Marco Gisfredi (chitarra), Max Pitardi (basso) ed Enrico Soverini (batteria). Altro Swiss Made alle 20.30 in Rivetta Tell con Wet Rugs, band fondata a Montreux nel 2021 e formata da Heike Wylee (voce e contrabbasso), Eric Dubauloz (percussioni) e Marco Becherraz (chitarre). Detto di Little Chevy, che torna di sabato in Rivetta Tell alle 22, diciamo della Gospel Voices Family, progetto nato nel 2018 e specializzato in musica gospel, domenica alle 11 nella Hall del Lac, evento in collaborazione con la rassegna Lac en plein air.