Scienze

Scoperta un'esplosione cosmica di durata eccezionale

Osservati tre lampi gamma ripetuti in un giorno, un fenomeno mai visto prima

9 settembre 2025
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Osservata una potente esplosione cosmica con caratteristiche mai viste prima: invece di avere una durata compresa fra pochi millisecondi e alcuni minuti, si è prolungata per quasi un giorno, producendo non un singolo lampo gamma bensì tre lampi ripetuti nel tempo.

La sua sorgente è stata localizzata al di fuori della nostra galassia grazie al Very Large Telescope dell'Osservatorio Europeo Australe in Cile, mentre la sua vera natura resta ancora avvolta nel mistero, come si evince dallo studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters da un gruppo internazionale di ricerca a cui partecipa l'Istituto Nazionale italiano di Astrofisica.

I lampi di raggi gamma (Grb) sono le esplosioni più potenti dell'universo, solitamente causate dalla fine catastrofica delle stelle. Finora si pensava che potessero essere solo esplosioni singole, ma lo scorso 2 luglio tutto è cambiato dopo l'osservazione dell'evento denominato Grb 250702BDE (dove le lettere 'B', 'D' ed 'E' stanno a indicare i tre lampi osservati in meno di un giorno).

Il fenomeno è stato "diverso da qualsiasi altro Grb rilevato in 50 anni di osservazioni", dice Antonio Martin-Carrillo, astronomo dello University College di Dublino, in Irlanda. "È dalle cento alle mille volte più lungo della maggior parte dei Grb", sottolinea Andrew Levan, astronomo alla Radboud University nei Paesi Bassi. "Ancora più importante - aggiunge Martin-Carrillo - i lampi di raggi gamma non si ripetono mai, poiché l'evento che li produce è catastrofico".

Il primo alert relativo a questo Grb è arrivato il 2 luglio scorso dal telescopio spaziale Fermi della Nasa, che ha rilevato tre lampi provenienti dalla stessa sorgente nel corso di diverse ore. In seguito è poi emerso che la sorgente si era già attivata quasi un giorno prima, come osservato dal telescopio spaziale Einstein Probe sviluppato dall'Accademia Cinese delle Scienze in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea e l'Istituto Max Planck per la fisica extraterrestre in Germania.

Queste osservazioni hanno fornito una posizione solo approssimativa del Grb. Gli autori dello studio hanno dunque deciso di avvalersi del Vlt dell'Eso per individuare con precisione la sorgente, che sembrerebbe trovarsi in un'altra galassia a qualche miliardo di anni luce da noi.