Scienze

Onu: Unesco, governare neurotecnologie per garantire diritti umani

6 novembre 2025
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L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco) adotta il primo standard globale per governare le neurotecnologie. La Raccomandazione sull'etica della neurotecnologia, che entrerà in vigore il 12 novembre, a conclusione della Conferenza generale in corso a Samarcanda, in Uzbekistan, stabilisce garanzie essenziali per garantire che le neurotecnologie contribuiscano a migliorare la vita di coloro che ne hanno più bisogno, senza mettere a repentaglio i diritti umani.

"La neurotecnologia ha il potenziale per definire la prossima frontiera del progresso umano, ma non è priva di rischi", ha dichiarato la direttrice generale dell'Unesco, Audrey Azoulay. "Con l'adozione di questo nuovo strumento normativo, l'Unesco stabilisce confini chiari e sancisce l'inviolabilità della mente umana. Il testo parte dal principio che il progresso tecnologico vale la pena solo se è guidato dall'etica, dalla dignità e dalla responsabilità verso le generazioni future".

L'Unesco sottolinea che la neurotecnologia si sta sviluppando rapidamente quanto l'intelligenza artificiale e comprende strumenti in grado di interagire direttamente con il sistema nervoso per misurarlo, modularlo o stimolarlo. Offre benefici promettenti, in particolare in medicina: la stimolazione cerebrale profonda allevia i sintomi di disturbi come la depressione e il morbo di Parkinson, e le interfacce cervello-computer consentono alle persone con disabilità di controllare le protesi o comunicare attraverso il pensiero.

Mentre il suo uso medico è strettamente regolamentato, la neurotecnologia rimane in gran parte non regolamentata in altre aree. Molti consumatori utilizzano questa tecnologia senza saperlo con il rischio che dati altamente sensibili che possono rivelare pensieri, emozioni e reazioni siano condivisi senza consenso.

La raccomandazione dell'Unesco invita dunque i governi a garantire che la neurotecnologia rimanga inclusiva e accessibile, stabilendo salvaguardie per preservare la sacralità della mente umana. Oltre alle violazioni della vita privata, la raccomandazione individua altri rischi, in particolare per i bambini e i giovani, il cui cervello è ancora in via di sviluppo, e ne sconsiglia l'uso per scopi non terapeutici.

Mette inoltre in guardia contro l'uso di questa tecnologia sul posto di lavoro per monitorare la produttività o creare profili di dati sui dipendenti e insiste sulla necessità di un consenso esplicito e di una piena trasparenza. Infine, la raccomandazione sottolinea l'urgente necessità di regolamentare meglio i prodotti che possono influenzare il comportamento o promuovere la dipendenza, garantendo che siano fornite ai consumatori informazioni chiare e accessibili. "Questi principi devono essere ora resi vivi attraverso la legislazione nazionale e l'azione concreta", ha affermato Azoulay.