Spettacoli

È morta l'attrice Eleonora Giorgi

A fine 2023 aveva annunciato di essere stata colpita da un tumore al pancreas e ne aveva raccontato l'evoluzione. Aveva 71 anni

Eleonora Giorgi
(Keystone)

Eleonora Giorgi è morta questa mattina all'età di 71 anni in una clinica romana, dove era ricoverata per la terapia del dolore. A fine 2023 aveva annunciato di essere stata colpita da un tumore al pancreas e ne aveva raccontato l'evoluzione, anche in tv, conservando sempre il sorriso e invitando tutti a “vivere senza sprecare il proprio tempo”. Era nata a Roma il 21 ottobre 1953, ma aveva sangue straniero nelle vene (inglese per parte di padre, ungherese grazie alla madre) e questo mix tra rigore e passione si è sempre riflesso nella sua vita privata e professionale. L'influenza della scenografa Giulia Mafai (seconda compagna del padre) è stata determinante dato che sul set fu catapultata per caso dopo qualche servizio fotografico e un paio di film da non accreditata.

Nel 1973 la vuole Tonino Cervi, che produce ‘Storia di una monaca di clausura’, per un ruolo di spicco a fianco di Catherine Spaak. Il film è un racconto popolare con qualche venatura erotica, ma per la ragazza diciannovenne, libera e sfrontata, cresciuta al tempo della contestazione del ’68, il cinema è un grande gioco che attira. Specie se, come accade a Eleonora, è preceduto da una comparsata in ‘Roma’ vicino al maestro Fellini. All'inizio i registi la doppiano, ma a poco a poco la sua voce roca e sensuale diventerà un tratto inconfondibile del suo personaggio.

Bionda, occhi cerulei, movenze da Lolita e disinvolta esibizione della sua bellezza (avrà presto un intero servizio su Playboy Italia), la ragazza acqua e sapone incrocia l'amica/rivale Ornella Muti l'anno successivo in ‘Appassionata’ e nello stesso 1974 diventa un modello di successo con ben quattro film sempre legati a un erotismo rosa ed elegante. Sono gli anni delle nuove dive con Agostina Belli a completare un terzetto vincente insieme a Muti e appunto Giorgi. Ma nello stesso anno un dolore profondo (la morte del suo fidanzato Alessandro Momo a bordo di una moto che le ha preso in prestito) segna di colpo la sua vita. Si addentra nel tunnel dell'eroina, conosce la depressione, si rifugia alla radio, scompare dallo schermo.

Un secondo inizio

A vent'anni Eleonora Giorgi è già una donna carica di esperienze, non tutte felici. Le viene in aiuto Alberto Lattuada che, fidando nel giudizio dei migliori registi che l'hanno formata (Salce e Samperi in primis), la chiama nel ’75 per ‘Cuore di Cane’ dal romanzo di Bulgakov con Max von Sydow e Cochi Ponzoni come partner. A sorpresa, per Eleonora è come un secondo inizio: da quel momento in poi le occasioni prestigiose si susseguono, una volta ancora secondo un destino artistico che le accomuna Ornella Muti, di due anni più giovane. Eleonora lavora con Giuliano Montaldo (‘L'Agnese va a morire’), Damiano Damiani (‘Un uomo in ginocchio’), Dario Argento (‘Inferno’), Franco Brusati (‘Dimenticare Venezia’), Liliana Cavani grazie alla quale incontra nel 1982 per ‘Oltre la porta’ il compagno di scena più amato e rispettato, Marcello Mastroianni.

Nel frattempo, però, Giorgi ha scoperto il suo lato comico, una leggerezza finemente ingenua che la rende partner ideale per Celentano (‘Mani di velluto’) e Renato Pozzetto (‘Mia moglie è una strega’). A coronare questa svolta è l'incontro con Carlo Verdone che in ‘Borotalco’ (1982) ne fa la sua musa fatata e la ritroverà anni dopo in ‘Compagni di scuola’. Sarà, per quasi vent'anni, la sua ultima apparizione al cinema. Confermerà invece la sua popolarità in tv, da ‘Yesterday’ a ‘I Cesaroni’. Intanto, negli anni 2000, sceglie di dirigere proprio Ornella Muti in ‘Uomini & donne, amori & bugie’ (la sua prima regia nel 2003) e poi di raccontare l'adolescenza confusa dei tempi nuovi in ‘L'ultima estate’ del 2009. Gli allori invece erano tutti arrivati per ‘Borotalco’ con la statuetta del David, il Nastro d'argento e il premio al festival di Montreal. Vincerà invece la Grolla d'oro per ‘Nudo di donna’ (ancora con Lattuada) e avrà la nomination ai Nastri per la sua prima regia.