Economia

La SSIC punta a un nuovo contratto nazionale per il settore edile

Obiettivo: maggiore flessibilità e condizioni di lavoro attrattive, mentre i sindacati chiedono giornate lavorative più brevi

11 aprile 2025
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La Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) intende impegnarsi per un nuovo Contratto nazionale mantello (CNM) "comprensibile e snello". Datori di lavoro e dipendenti devono disporre di "un ampio margine di manovra per trovare soluzioni individuali", ad esempio per quanto riguarda gli orari.

La SSIC ha discusso il nuovo accordo, che deve essere negoziato quest'anno, durante la conferenza dei presidenti di ieri, si legge in un comunicato odierno. L'associazione afferma di offrire "condizioni di lavoro attrattive", che vuole continuare a garantire anche in futuro.

Secondo la SSIC, i salari sono "i più alti d'Europa" nel settore, senza dimenticare che il potere d'acquisto è stato "preservato, se non migliorato" tra il 2019 e il 2025. Inoltre, è possibile "il pensionamento anticipato a partire dai 60 anni grazie al versamento di contributi aggiuntivi da parte dei datori di lavoro".

L'organizzazione sottolinea anche che sta investendo "con successo" in una nuova gamma di corsi di formazione di base e continua per sopperire a lungo termine alla carenza di manodopera qualificata. Il numero di apprendisti è tornato ad aumentare, superando del 10% quello dell'anno scorso

La SSIC rimarca poi come gli stipendi dal 2019 siano cresciuti complessivamente del 7,5%. L'inflazione, che si è attestata al 6,5% nello stesso periodo, è dunque stata "più che compensata".

Dal canto loro invece, i sindacati lunedì hanno chiesto un miglioramento delle condizioni di lavoro, a loro giudizio attualmente incompatibili con la vita familiare. In particolare, nel mirino della critica sono finite le "interminabili" giornate lavorative, con conseguente rischio di incidenti. Tra le altre cose chiedono quindi che le giornate durino al massimo otto ore.

Manifestazioni di protesta sono previste il prossimo 17 maggio a Zurigo e Losanna. Il primo round di negoziati sul rinnovo del CNM, che interessa 80'000 lavoratori edili, è in calendario per il mese di luglio.